ItaliaOggi 13/2/2009, 13 febbraio 2009
Tags : Annalena Benini
Biografia di Annalena Benini
Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, dopo il liceo classico si è laureata in giurisprudenza, dice, «per accontentare i genitori», ma riconosce, grazie a questa scelta, di aver sviluppato, quella forma mentis che le permette di spaziare dagli articoli più leggeri a quelli molto impegnativi di bioetica. Ha iniziato il tirocinio da avvocato, ma è fuggita quasi subito. Ha avviato la sua carriera giornalistica nel 2001, con uno stage a il Foglio, dove come tutti i redattori in erba copiava e incollava una rubrica. Passa molte ore in redazione, nonostante sia all’ottavo mese di gravidanza perché non le pesa, si diverte e non le sembra quasi di lavorare. Ha una bimba, Benedetta, che deve compiere i 3 anni e si è sposata, di recente, spiega, con «una fuitina». Pensa che il Foglio sia il posto più bello del mondo. Per questo l’unico appuntamento mondano che si concede è il cinema. I suoi film cult sono ”Come eravamo”, ”C’era una volta in America”, ma anche ”C’è posta per te” e ”Io e Annie”. Ama quei libri che contengono «una bella storiona d’amore», per cui si intrattiene volentieri sulle pagine di Jane Austen, Philip Roth e Giorgio Bassani. Nella sua hit personale dei libri del cuore mette anche ”Non vi lascerò orfani”, l’ultima fatica letteraria della zia, Daria Bignardi, perché parla della sua famiglia. Lo deve leggere di nascosto, in bagno, perché ogni due pagine le provoca lunghe crisi di pianto. Non nominatele lo sport, per carità non c’è tempo, né passione. Ma di fronte al dilemma femminile del ”meglio le scarpe o le borse?”, non si tira indietro e sceglie le seconde «di qualsiasi tipo, comprese quelle della spesa e la tolfa (la tracolla sessantottina divenuta cult, ndr)». Al mattino appena arriva in redazione, avendo già sfogliato virtualmente il Foglio, legge Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa e i periodici italiani e stranieri. In tv guarda volentieri di tutto, ama le serie americane e i programmi della Bignardi e quindi, dopo ”Le invasioni barbariche” aspetta con entusiasmo la prima puntata de ”L’era glaciale”. Il suo piatto preferito è la salama da sugo col purè, che ha divorato l’ultima volta a Natale, nonostante la gravidanza. Predilige la Coca Cola Light, «non la Zero, che è roba da uomini». Nessuno le regala mai i fiori, quindi, i tanti fan e il marito giornalista che fuma troppo, please, provvedano. Se li merita.