da Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 13/02/2009, 13 febbraio 2009
DIFESA
Il presidio organizzato dalla Lega davanti al tribunale di Milano aveva un grande striscione con su scritto: «Siamo tutti tabaccai». Poco prima la prima corte d’assise aveva condannato Giovanni Petrali a 20 mesi e 100 euro di multa per omicidio colposo e lesioni colpose. Il 17 marzo 2003 Alfredo Merlino, 30 anni e Andrea Solaro, 19 anni, erano entrati nel bar-tabacchi del Petrali in piazzale Baracca a Milano per rapinarlo. Impugnando un revolver avevano minacciato la moglie del proprietario, Rosa, colpito l’uomo al volto, rompendogli naso e occhiali e preso dalla cassa 1.300 euro. Il Petrali a quel punto aveva preso la sua calibro nove, regolarmente denunciata, e sparato 7 colpi, uno da dietro il bancone, gli altri inseguendo i rapinatori all’esterno. Aveva ucciso Merlino colpendolo con due proiettili, e ferito Solaro a un polmone. L’accusa aveva chiesto 9 anni e mezzo per omicidio volontario, la difesa l’assoluzione per legittima difesa. Reazione di Petrali dopo il verdetto: «Pensavo andasse meglio. Mi dispiace per quello che è successo. Le armi è meglio lasciarle perdere» (Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 13/2).