(Maurizio Caprara, Corriere della Sera 6/2/2009; Vincenzo Nigro, la Repubblica 6/2/2009), 6 febbraio 2009
Ronald Spogli, californiano con un nonno di Gubbio, dopo più di tre anni da ambasciatore a Roma è tornato negli Stati Uniti
Ronald Spogli, californiano con un nonno di Gubbio, dopo più di tre anni da ambasciatore a Roma è tornato negli Stati Uniti. Nel discorso di congedo: «L’Italia non può mantenere lo status di potenza economica se i suoi risultati rimangono così bassi. Tutti conosciamo i problemi: una burocrazia pesante, un mercato del lavoro rigido, la criminalità organizzata, la corruzione, la lentezza della giustizia, la mancanza di meritocrazia e un sistema di istruzione che non risponde ai bisogni del XXI secolo». Ce la possiamo fare? «L’Irlanda negli anni Ottanta stava andava a scatafascio, poi l’hanno rigirata come un calzino. Certo, per un piccolo Paese è più facile. Ma anche la Spagna ha fatto una trasformazione enorme. Il problema è che in Italia ci sono ancora persone che ragionano come nell’Ottocento».