(Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica 1/2/2009, 1 febbraio 2009
Alle elementari Silvio Orlando scoprì che avrebbe potuto fare l’attore: «Un’insegnante mi fece interpretare a memoria una cosa, e poi mi guardò in un altro modo»
Alle elementari Silvio Orlando scoprì che avrebbe potuto fare l’attore: «Un’insegnante mi fece interpretare a memoria una cosa, e poi mi guardò in un altro modo». Tornò a recitare «a diciotto anni, in un teatrino da cinquanta posti, presi parte alla ricostruzione farsesca d’un processo ai Nuclei armati proletari, nei panni di un imputato non politico: mi dettero piacere le risate, le reazioni, l’ondata d’attenzione che sentivo. Un dubbio ce l’avevo: ero io che li facevo ridere o loro ridevano di me?». Suona flauto e sax in una band che si chiama S.N.A.P., che sta per Senza Nulla A Pretendere. Frase: «Se sei alto meno di 167 centimetri sai bene in che rapporto sei con gli occhi degli altri. Posso anche fare il prepotente, ma è come quando Pavarotti cantava Satisfaction».