Riccardo Romani Corriere.it 11/2/2009, 11 febbraio 2009
A Kuala Lumpur, Malesia, fino a qualche tempo fa uno dei pochi luoghi pubblici dove ci si poteva baciare in santa pace era il taxi
A Kuala Lumpur, Malesia, fino a qualche tempo fa uno dei pochi luoghi pubblici dove ci si poteva baciare in santa pace era il taxi. Le coppie negoziavano col conducente trenta minuti in giro per la città e si lasciavano andare ad effusioni, ma siccome molti innamorati presi dall’euforia andavano ben oltre il bacio, qualcuno ha protestato ed è intervenuta la legge. Adesso sui taxi c’è un cartello di divieto stampato sopra alle sagome di due ragazzi che avvicinano le rispettive labbra: «No kissing, please». Chi non si attiene al divieto rischia la galera. Situazione simile a Mumbai, dove solo lo scorso novembre le pattuglie della polizia hanno arrestato un centinaio di coppiette colpevoli di essersi lasciate andare ad effusioni pubbliche. La multa è di 1.200 rupie (meno di venti euro), si trascorre la notte in galera e i genitori sono obbligati a prelevare i ragazzi dentro le guardine, mescolati ai criminali comuni. A Dubai, dove per finire in prigione è sufficiente allattare un neonato in un luogo pubblico, un hotel, il Madinat Jumeirah, distribuisce depliant molto dettagliati su cosa si può e cosa non si può fare: per un bacio si rischia la gattabuia, tuttavia è permesso il buffetto, la carezza sul viso e la pacca sulle spalle. Il divieto di bacio non è un tema caro soltanto alla cultura islamica. A New York, quartiere di Williamsburg, il progetto di riconversione dei moli in studi cinematografici voluto fortemente da Robert de Niro, è naufragato contro le proteste della potente comunità ortodossa ebraica che abita lì e non tollerava l’idea che baci e amplessi, finti o reali, si consumassero a pochi isolati dal loro quartiere dov’è persino proibita la vendita di riviste con foto in copertina. A Guanajuato, città del Messico, il sindaco Romero Hicks, del Partido ultra cattolico Accion Nacional, ha appena emesso un nuovo decreto: 120 dollari di multa e due giorni di carcere a chi si fa beccare a baciarsi in pubblico. Motivo: «Nella piazza principale i giovani sono soliti matarse de besos di fronte a vecchi e bambini». Hicks stabilirà variazioni di pena: più mite di fronte al bacio semplice, molto più dura al cospetto di «agarron de olimpiada con caricias sexuales» (gara olimpica di carezze spinte).