Wall Street Journal, 11 febbraio 2009, 11 febbraio 2009
”Non è la timidezza ad averti portato così lontano. Perché adesso metterla nei tuoi business plan?”
”Non è la timidezza ad averti portato così lontano. Perché adesso metterla nei tuoi business plan?”. Con questo slogan Cessna – una delle principali compagnie che produce aerei piccoli – da mercoledì chiederà ai manager americani,dalle pagine dei giornali, di pensarci due volte prima di rinunciare al jet privato. Gli aerei aziendali sono diventati simbolo delle colpe e dei privilegi dei grandi manager statunitensi da quando i ceo di Ford, Gm e Chrysler sono atterrati a Washington con i loro jet privati per chiedere aiuti pubblici al Congresso. Da quel momento, sotto l’onda delle critiche dell’opinione pubbliche, tantissime aziende americane hanno azzerato gli ordini di nuovi aerei e rinunciato alle proprie flotte, nonostante sappiano che non ha senso pagare milioni di dollari un manager per fargli passare i giorni ad aspettare decolli di aerei commerciali nelle salette degli aeroporti. Per il Superbowl, tante aziende che avevano invitato i clienti a vedere la partita hanno scelto di volare fino a Orlando e poi andare in macchina a Tampa per non far notare a giornalisti e popolazione che continuano a usare i jet. Per i produttori di jet le cose non potevano andare peggio: alcuni hanno tagliato la produzione di oltre il 50%, gli ordini sono evaporati, la stessa Cessna ha annunciato 4.600 esuberi. La speranza è che la campagna ridia fiducia e coraggio ai manager: ”Una cosa è certa – recita il manifesto di Cessna – i veri visionari continueranno a volare. Perché, in tempi burrascosi, i leader sanno che non si tratta di ego. O di trucchetti. Ma semplicemente di permetterti di utilizzare tutti gli accessori necessari a fare il tuo lavoro”.