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 2009  febbraio 11 Mercoledì calendario

A BERLINO PRENDE FORMA IL FANTASMA DI STIEG LARSSON

Il 27 febbraio, in Svezia, sarà un giorno da ricordare: uscirà nei cinema Man som hatar kvinnor, diretto da Niels Arden Oplev – regista per altro danese, speriamo non ci siano ribellioni scioviniste.Come dite? Né il titolo, né il nome del regista vi dicono alcunché? Giustissimo, ma vi dirà molto la traduzione italiana di Man som hatar kvinnor: ovvero Uomini che odiano le donne, primo romanzo della cosiddetta «trilogia di Millennium »(Marsilio) che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e ha regalatounafama tristemente postuma al suo autore, Stieg Larsson.Come sanno i fans – che anche in Italia si contano a centinaia dimigliaia, viste le cifre di vendita dei tre robusti volumoni – Larsson èmorto a soli 50 anni, per un infarto che l’ha colpito dopo che aveva salito di corsa le scale della sua casa editrice per consegnare il manoscritto del terzo romanzo. Lui, di libri su Millennium – l’immaginaria rivista dalla quale la trilogia ha preso nome ”, ne aveva progettati dieci.Ne sono bastati tre per creare un mito, al quale il cinema non poteva rimanere indifferente. Per coloro chenonsono ancora cascati nel torbido e affascinante mondodi Larsson, ricordiamo che la trilogia si basa su due personaggi azzeccatissimi. Il primo è quello di Mikael Blomqvist, un giornalista rampante emolto figo che nel primo romanzo viene assunto da un vecchio capitano d’industria, il misterioso signor Vanger, per indagare su un tragico episodio nella storia della sua famiglia. Blomqvist assomiglia molto allo stesso Larsson (che era giornalista), ma la vera forza, la straordinaria invenzione di Larsson, la trovata su cui si regge tutta l’impalcatura dei 3 romanzi è la sua partner, l’incredibile hacker/punk Lisbeth Salander, una ragazzina alta 1,50 e pesante 40 chili, socialmente disadattatamacapace di usare il computer per scoprire i segreti di chiunque. quindi comprensibile che intorno al suo casting si siano accesi, in rete, dibattiti accesissimi su decine di blog.Qualcosa del genere successe, un decennio fa, quando si seppe che Peter Jackson stava mettendo mano al Signore degli anelli: le discussioni virtuali su quali attori dovessero interpretare Frodo Baggins, Aragorn, Gandalf e Gollum andarono avanti per mesi, e la cosa buffa è che nessuno indovinò, perché tutti puntavano su grandi divi e Jackson scelse invece un casting «al ribasso», convinto (giustamente) che la vera star dell’operazione era il libro di Tolkien. Lo stesso può dirsi per Larsson, con una differenza: che la «trilogia di Millennium» non è un’opera corale e sbagliare Lisbeth Salander potrebbe essere fatale. HOLLYWOOD IN ARRIVO I diritti dei libri sono stati acquistati dalla società danese Yellow Bird che hamontato un’operazione abbastanza simile, produttivamente, al Signore degli anelli: i 3 film sono stati girati assieme, per un budget complessivo di 80 milioni di corone.Le similitudini si fermano qui: solo il primo film uscirà al cinema, gli altri due comporranno una lunga serie tv e poi saranno pubblicati in homevideo. La sensazione è che la Yellow Bird abbia bruciato la concorrenza masi sia anche tarpata le ali: la fama mondiale di Larsson era tale che si poteva puntare subito al bersaglio grosso, leggi Hollywood. Invece, così, uscirà un «piccolo film» scandinavo che forse non sfonderà su tutti imercati mondiali,mentre Hollywood si è già fatta sotto per un eventuale remake.L’attesa, però, è enorme, almeno nel Nord Europa: al Film-market di Berlino non si parla d’altro e i trailer sono gettonatissimi (vedasi Youtube).E qui veniamo al dunque: vedendo le anticipazioni, il sospetto che abbiano toppato il casting di Lisbeth è fortissimo.Hanno scelto Noomi Rapace, un’attrice di 30 anni che in foto sembra troppo Nei panni di Lisbeth L’attriceNoomi Rapace adulta, troppo alta, troppo bella,troppo tutto.Lei sembra quasi condividere i nostri sospetti, quando confessa che «trovare Lisbeth Salander dentro dimeè stato molto difficile, e dopo quasi un anno di riprese per i 3 film èunsollievo pensare che sia finita ».Blomqvist, invece, è Michael Nyqvist, un 50enne biondo abbastanza «neutro», forse giusto per la parte.Per quel che conta, leggendo i romanzi noi abbiamovisualizzato Lisbeth con il volto di Ellen Page, la protagonista di Juno: 22 anni (e ne dimostra 15), 1,55 di altezza, tosta e inquieta al punto giusto.Se la scelgonoper il remake hollywoodiano, vorremmo una percentuale.