Carlo Arcari, Italia Oggi, 11/02/2009, 11 febbraio 2009
EXPO, ATTACCO A TREMONTI
Il convegno «Infrastrutture e sistema della mobilità per l’Expo 2015», focus della seconda e ultima giornata della Mobility Conference 2009 organizzata da Cciaa e Assolombarda, che si è tenuto ieri ha fatto un po’ di chiarezza sullo stato di avanzamento del grande progetto di esposizione universale a Milano nel 2015 per il quale nei giorni scorsi si erano levate voci preoccupanti sulla reale disponibilità dei fondi e sulla governance dell’evento.
«L’Expo è un progetto anticiclico per Milano che ne ha assoluto bisogno per uscire dalla crisi. Per questo ho fiducia nelle promesse del governo, perché sono certa che l’impegno internazionale che l’Italia ha preso sarà mantenuto. Sto lavorando benissimo con tantissimi ministri, e quindi sono assolutamente fiduciosa: il ministro Tremonti ha reperito i fondi che ora sono presso il ministero delle infrastrutture, e in questo momento il mio principale interlocutore é il ministro delle infrastrutture». Altero Matteoli.
Le parole sono concilianti e i toni positivi, ma dietro a questi si sente l’acciaio della lama che Letizia Moratti, sindaco di Milano, userebbe volentieri contro quelli che mettono in forse l’avvio di Expo 2015 spa, la società che si occuperà della gestione della manifestazione. Tra chi non rema a favore dell’evento al quale ha affidato l’immagine del brand Milano, il sindaco mette al primo posto il ministro dell’economia e la sua circolare che impedisce ai comuni di utilizzare i fondi del proprio patrimonio per gli investimenti, obbligandoli ad utilizzarli solo per le spese correnti mettendo così la città in condizioni di non poter far nulla. «Speriamo che il buonsenso prevalga» è stato il suo commento.
Altro nemico dell’Expo per la prima cittadina milanese è il top management della nuova Alitalia che minaccia di non investire su Malpensa se non gli viene garantito l’uso esclusivo di Linate. «Il sistema aeroportuale milanese deve continuare a servire il territorio», ha dichiarato, «Cai è un’impresa privata, ma non può guardare solo ai suoi interessi perché è con le aziende e gli imprenditori milanesi che lavora e deve tenerne conto».
Quanto alle difficoltà legate alla capitalizzazione della società di gestione, premessa per l’inizio della sua operatività, Letizia Moratti si augura che questo sia l’ultimo dei problemi. E probabilmente sarà così perché dopodomani arriverà il via libera dalla provincia di Milano allo stanziamento di un milione di euro. «Sono arrivati anche gli impegni di tutti i soci per la capitalizzazione» ha dichiarato Diana Bracco, presidente della società, che ha confermato le delibere decise dagli enti locali coinvolti, regione e camera di commercio oltre alla provincia e il comune, e gli impegni ribaditi dal governo.
La centralità per l’Expo del ruolo degli aeroporti è stata ribadita da Giuseppe Bonomi, presidente di Sea. che ha denunciato il pesante calo di attività di Malpensa e Linate dovuto alla crisi Alitalia e a quella globale. Sulle dichiarazioni dei vertici di Cai ha detto «Vorrei ricordare ai patrioti che non sono loro a decidere la politica del trasporto aereo nazionale, al massimo possono scegliere in quale aeroporto andare a lavorare» e ha ribadito «Malpensa tornerà ad essere un hub. Nel 2008 abbiamo recuperato quasi metà dei passeggeri perduti da Alitalia grazie ad altre compagnie».
Sulla circolare Tremonti è tornato a battere anche Claudio De Albertis, presidente Assimpredil-Ance, affermando che il provvedimento attualmente blocca circa 4 miliardi di euro di opere già cantierabili. E ha elogiato il sindaco Moratti per la decisione di aprire alle piccole imprese di costruzioni gli appalti per le opere del sito espositivo. Ma ha avvertito: «I cantieri dell’’Expo corrono il rischio di non venire completati in tempo utile. Se non si vara una legge speciale per snellire le procedure, con le norme attuali ci vogliono 11 anni per completare un’opera pubblica del costo superiore ai 50 milioni di euro».