Carolina Stupino, Il Messaggero, 4/2/2009, 4 febbraio 2009
TV SHOCK AL GRANDE FRATELLO DEI PICCOLI: BOTTE E COLTELLI NELLA CASA DEI PICCOLI
Lacrime, grida isteriche, calci volanti e minacce con il coltello: chi pensava che i reality non potessero cadere più in basso in fatto di volgarità e violenza, si ricreda. Basta sostituire gli adulti con i bambini. Pioniere del nuovo genere, che comprensibilmente ha suscitato una bufera di polemiche, è stata l’emittente britannica Channel 4, che nel Regno trasmette anche il Grande Fratello. Boys and Girls Alone, questo il titolo del programma filmato alcune settimane fa e la cui prima puntata è andata in onda ieri sera, segue le vicissitudini di 10 bambini e 10 bambine tra gli otto e i 12 anni che per due settimane sono stati mandati a vivere in sei cottage sperduti nella campagna della Cornovaglia, dove si sono dovuti arrangiare completamente da soli.
I risultati, come si poteva prevedere, sono stati tragici. Nella puntata di ieri, un ragazzino si becca un fortissimo calcio in testa in stile karate, mentre un bambino di nove anni viene spinto in un angolo e minacciato con un rastrello da giardino da due degli altri maschietti che con lui condividono il cottage. A separarli, per fortuna in tempo, è uno degli adulti che da lontano, tramite telecamere a circuito chiuso, supervisionano in continuazione i partecipanti del ”piccolo fratello”. Un’altra scena, nella quale durante una lite un bambino punta un coltello da cucina in faccia a un altro, è stata tagliata, ma il racconto della vittima è stato comunque trasmesso.
Nei tre cottage dove risiedono le bambine, la violenza è verbale, ma pesantissima, già dopo 24 ore. Le più grandi prendono subito di mira le più piccole e Maddie, otto anni, è una delle prime vittime: le ”coinquiline” decorano il muro della sua stanza con una serie di manate rosse e messaggi fantasma del tipo ”Se io sono morta, tu sarai la prossima”. La povera bambina non riesce più a smettere di piangere.
I genitori, che seguivano anche loro la situazione via monitor da un cottage vicino, potevano decidere in qualunque momento di prelevare i figli, porre fine all’esperimento e portarseli a casa. Ma per alcuni dei bambini, anche le suppliche più insistenti non sono bastate. In una scena raccapricciante, Matthew, nove anni, inizia a sbattere la testa contro a un muro quando i genitori si rifiutano di portarlo via, perché convinti che per lui l’esperienza nel cottage possa essere educativa.
Furiose le reazioni delle associazioni in difesa dei bambini e contro il bullismo, che hanno accusato Channel 4 di sfruttare i piccoli per aumentare l’audience e i genitori di crudeltà nei confronti dei figli. Mediawatch, un’organizzazione per gli standard dei media, si è spinta fino a chiedere l’intervento del ministro della Cultura Andy Burnham. «E’ uno spettacolo voyeuristico che trasforma i bambini in vittime. Se un genitore lasciasse i figli da soli a casa per due settimane, i servizi sociali interverrebbero. Sono molto sorpresa che non siano intervenuti in questo caso», ha detto Liz Carnell, dell’associazione Bullying Uk.
Debbie Beaumont, una delle madri dei piccoli partecipanti, si è difesa dicendo che per la figlia l’esperienza è stata positiva e che i bambini, sebbene litigassero spesso, si sono divertiti e hanno imparato molto. «La loro salute e sicurezza non è mai stata compromessa. Non è successo nulla di troppo cattivo o crudele», ha detto. E’ un programma «coraggioso e ambizioso», ha dichiarato Channel 4.