Il Messaggero, 4/2/2009, 4 febbraio 2009
ARRESTATA SAMIRA ADDESTRAVA LE DONNE KAMIKAZE
Reclutava donne votate al suicidio e le consegnava ai militanti di ”Ansar al Sunna”: Samira Ahmed Jassim, alias Um al Muminin (Madre dei fedeli), 51 anni, è stata arrestata dalle forze di sicurezza e ha confessato di aver arruolato oltre 80 aspiranti kamikaze.
La donna seguiva passo passo il loro addestramento, in una zona di campagna, portandole poi personalmente sul luogo dell’attacco. Almeno 28 – secondo la sua confessione – si sono fatte saltare in aria in varie zone del Paese, in particolare nella provincia di Diyala. Ma altre 50, secondo le forze di sicurezza, erano già state addestrate da Samira e pronte all’azione. Non emerge un profilo chiaro delle kamikaze addestrate dalla reclutatrice. Ma emergono frammenti di storie personali spesso drammatiche. Con una donna anziana ci sono volute settimane prima di riuscire a convincerla. Più facile, ha rivelato Um al Muminin, il compito con una ragazza che aveva problemi sia con la famiglia che con il marito.
Il generale iracheno Kassim Atta, portavoce delle operazioni di sicurezza nella capitale, ha mostrato un video della confessione, in cui la donna appare completamente vestita di nero, indossa il velo islamico e ha il volto duro, segnato da profonde rughe.
Da tempo, in Iraq il terrore si nasconde spesso sotto le lunghe vesti nere delle donne, anche molto giovani. Nell’agosto scorso una ragazzina di 15 anni con indosso una cintura esplosiva venne fermata a Baquba dalla polizia che poco prima aveva bloccato un’altra attentatrice suicida. Nella sua casa vennero poi trovate altre cinture esplosive e furono arrestate la madre e tre cugine, apparentemente pronte a loro volta a farsi saltare in aria tra la folla. In decine di altri casi, la polizia non è riuscita ad arrivare in tempo.
Le donne hanno più possibilità di aggirare i controlli e arrivare sul bersaglio. Per correre ai ripari, le forze di sicurezza hanno formato nei mesi scorsi le unità le ”Figlie dell’Iraq”, centinaia di donne da impiegare in particolare nelle perquisizioni femminili ai posti di blocco e altre si sono volontariamente unite ai cosiddetti ”Consigli del Risveglio”, i comitati popolari anti al Qaeda, per essere impiegate in operazioni anti-terrorismo. Sabato scorso, sono state fondamentali per assicurare la sicurezza ai seggi per le elezioni amministrative. Ma ci vorrà tempo per debellare il fenomeno. Molte delle attentatrici suicide sono vedove o giovani donne sole e disperate, con scarsa educazione e senza risorse economiche. Un bacino ancora molto vasto.