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 2009  febbraio 10 Martedì calendario

FIORI- QUELL’ESPLOSIONE DI VITA E COLORI COMINCIATO 90 MILIONI DI ANNI FA

Tutto è iniziato da un fiore. Anzi, da decine di migliaia di petali che tutti insieme si sono spalancati all´improvviso - 90 milioni di anni fa, attimo più attimo meno - e hanno invaso di colori quello che prima era un semplice pianeta blu.
Prima dell´esplosione dei fiori, il mondo aveva già tutto quello per cui lo conosciamo oggi (uomo escluso). Esistevano le piante: soprattutto conifere che arrivavano ad alcune decine di metri d´altezza. Gli squali nuotavano negli oceani e sulla terra dinosauri e rettili avevano raggiunto dimensioni ragguardevoli, anche se di certo non contribuivano a rendere attraente il panorama dell´età primitiva. «Non sappiamo esattamente il perché, ma a un certo punto la formazione di nuove specie vegetali ha subito un´accelerazione improvvisa e la natura si è riempita di fiori. L´ambiente di allora poteva assomigliare a quello di una foresta tropicale di oggi» spiega Francesco Carimi, ricercatore dell´Istituto di genetica vegetale del Cnr a Palermo.
La scoperta della grande fioritura di 90 milioni di anni fa arriva dall´università della Florida, che ha analizzato il Dna di 117 specie vegetali della categoria delle Rosidae. Dalle variazioni che si sono accumulate progressivamente nei geni nel corso dei millenni i ricercatori hanno ricostruito la storia di quelle che furono tra le più antiche piante fiorite. I risultati di questi studi sono pubblicati sul numero di oggi della rivista Pnas (Proceedings of the national academy of sciences). Dall´antenato comune delle Rosidae oggi discende circa un terzo delle specie con petali e stami: 300mila specie che vanno dalle erbe di campo agli ibiscus, dalle viti alle piante grasse, inclusi legumi e alberi da frutto.
L´esplosione dei fiori non si limitò a dare un tocco estetico al pianeta. «Subito dopo la nascita di tante nuove specie vegetali, le foreste divennero molto più ricche ed eterogenee. Questo fenomeno modificò profondamente l´habitat naturale e diede il via alla diversificazione anche delle specie animali» spiega Pamela Sotis, coautrice dello studio e curatrice del Museo di storia naturale dell´università della Florida. «La diffusione delle nuove foreste - si legge nello studio di Pnas - coincise con la diversificazione di formiche, scarafaggi e altri insetti». Poche migliaia di anni dopo «arrivarono nuove specie di anfibi». E come un sasso lanciato nello stagno «il boom di vegetali e animali portò infine alla nascita dei primati».
L´effetto a cascata a partire da un semplice fiore non stupisce i ricercatori. «Le piante - spiega Carimi - sono alla base della catena alimentare. Hanno la capacità di trasformare l´energia fisica delle radiazioni solari nell´energia chimica degli zuccheri. Nel momento in cui frutti e nettari diventarono numerosi, molte nuove specie animali riuscirono a trovare nutrimento e moltiplicarsi». Rispetto ad allora, molte piante da fiore oggi si sono con tutta probabilità estinte. «Resti fossili e tracce di polline ci aiutano a ricostruire l´ambiente naturale preistorico. Possiamo dedurre che la diversità fra i fiori in passato fosse molto più accentuata, sia nelle dimensioni che nei colori».
Lo studio della Florida è partito da una dozzina di geni presenti in 117 specie moderne. «Due di questi geni si trovano nel nucleo delle cellule, e mutano con grande rapidità nel corso del tempo» prosegue Carimi. «Gli altri dieci invece erano nei plastidi: piccoli organi da cui si formano i cloroplasti. Questi frammenti di Dna sono molto più stabili». Mettendo a confronto tutti i risultati è stato possibile ricostruire l´albero genealogico delle piante fiorite. Con la sorpresa che tutte le specie sono finite con il convergere in un unico punto: quello della grande fioritura avvenuta per tutti proprio 90 milioni di anni fa.