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 2009  febbraio 10 Martedì calendario

BRACCIALE HI-TECH PER DONNE E ANZIANI "COSI’ GENOVA SARA’ UNA CITTA’ PIU’ SICURA"

Gli anziani non troppo sicuri di sé, quelli che troppo facilmente spariscono o si perdono. I ragazzini dai nove ai dodici anni, che girano già senza genitori ma rischiano anche di vedersela con molestatori o con i bulli della classe, da soli o in banda. Le donne che lavorano di sera o di notte, o anche tutte quelle che escono da sole e non devono temere di tornare a casa. E infine i turisti, i crocieristi in particolare: che si fanno affascinare dalla città vecchia cantata da De André, ma che non troppo raramente ci si perdono o fanno qualche sgradito incontro. Saranno loro, ha deciso il comune di Genova, a sperimentare il braccialetto elettronico, un sistema sofisticato - studiato da Telecom Italia su una tecnologia militare israeliana - che permette, schiacciando il pulsante rosso al centro del quadrante, di chiedere aiuto ad una centrale operativa, oltre che a tre numeri di cellulare memorizzati. Se chi chiama non può parlare, sarà in ogni caso rintracciato dal satellite: perché il braccialetto porta con sé un trasmettitore Gps che indica da dove viene la chiamata, dirottando i soccorsi - vigili, polizia, carabinieri: chi è più vicino - sull´obiettivo; se è dentro una casa, si arriva almeno al portone. Una sperimentazione di tre mesi, dalla fine di marzo in avanti, su 35 apparecchi divisi tra le quattro categorie; poi, si vedrà se lanciarlo a chiunque desideri essere "telecontrollato".
Ma non c´è il rischio, insistendo così tanto sulla sicurezza e puntando sulla sperimentazione con i crocieristi, che una città come Genova dia di sé un´immagine negativa? «In ogni città si corrono rischi - ribatte la Vincenzi - C´è una necessità, quella di dare risposte ad un senso di insicurezza crescente, anche se non sempre motivato; noi lavoriamo sulla prevenzione e sulla vivibilità, le forze dell´ordine e la magistratura facciano il resto. Non basta segnalare e far arrestare chi ti scippa, se dopo due ore è di nuovo in circolazione».
Il braccialetto elettronico - oltre a quello da polso, simile ad un vecchio maxi-orologio digitale, c´è un modello da portare al collo - lancerà allarmi che saranno raccolti prima di tutto dalla polizia municipale. E proprio i cantuné, come vengono chiamati i vigili urbani di Genova, saranno pronti a staccare multe salatissime - da 25 a 500 euro - a chi bivacca per strada o nei pressi dei monumenti e dei palazzi dello spettacolo, della cultura, dell´arte, nel centro e non solo; a chi fa pipì per strada (dito puntato verso i frequentatori della movida notturna nei vicoli) e a chiunque sporchi strade, scalinate, palazzi, in particolare mangiando e bevendo. ma anche a chi abbandona vestiti e coperte, o chiede insistentemente l´elemosina: e le prime critiche sono già arrivate. Si parla di degrado, ma si colpiscono i poveri e i senza casa, accusa Rifondazione.