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 2009  febbraio 10 Martedì calendario

IL GIALLO DELLA COLF: SUICIDA L’AMICO


L’ultimo contatto telefonico alle 15.35, mezz’ora prima dell’incontro nei boschi di Bricherasio, vicino a Pinerolo, nel Torinese. Alle 16.05 di martedì scorso Katiuscia Di Mitri, colf di 33 anni, aveva comprato un cannolo in panetteria per il figlio di 8 anni, che doveva andare a prendere a scuola mezz’ora dopo. Ma lei non si è mai presentata. E’ stata ritrovata morta sabato pomeriggio, con la testa sfondata da una pietra e la sua auto posteggiata a mezzo chilometro dal luogo del delitto.
Ieri mattina l’uomo di quell’ultimo «contatto», una telefonata o un sms, Giuliano Pastre, 36 anni, operaio, sposato con 4 figli, si è tolto la vita sparandosi alla gola con un fucile a pallettoni. Lo ha trovato la moglie, ormai senza vita. Accanto a lui un biglietto: «Sono innocente, non c’entro con il delitto di Katia». Ma i carabinieri che indagano non la pensano così, adesso.
Pastre, un compagno di caccia dell’ex marito della donna, era stato sentito proprio dai mi-litari sabato scorso, insieme ad altri amici e conoscenti della vittima. Era uno dei tanti testimoni, ma subito dopo l’interrogatorio si era affrettato a tornare in caserma per denunciare che la sua auto, una Fiat Panda, parcheggiata nel cortile dell’azienda in cui lavorava, la Talco Grafite Luzenac, era andata a fuoco: «Forse è stato un corto circuito, ma non posso escludere che qualcuno abbia appiccato un incendio ». Una mossa, sospettano gli investigatori, per cancellare le prove del delitto. Ora su quello che resta di quella Panda è stata ordinata una consulenza dettagliata per ritrovare tracce importanti in grado di rivelare se a bordo c’erano macchie di sangue.
I primi sospetti dei carabinieri erano caduti sull’ex marito, Omar Nota, 33 anni, un uomo turbolento, che per primo aveva dato l’allarme, quando dalla scuola lo avevano chiamato perché nessuno era andato a prendere il bambino. Ma Omar, che un anno fa aveva lasciato la moglie, aveva un alibi che è stato confermato: ha lavorato nella chiesa di Abbadia Alpina per tutto il pomeriggio. Anche il nuovo fidanzato di Katia, Giorgio Chialdetto, panettiere, era stato sentito dai militari. Anche lui aveva un alibi. Da giorni era via da Bricherasio in compagnia dell’ex moglie per vendere la loro casa dopo la separazione.
Il parroco, don Ferdinando Lanfranchini, racconta che Katiuscia da qualche tempo frequentava la parrocchia e in paese sono in molti a ricordare che la donna voleva cambiare vita e andarsene. Lo conferma lo stesso ex marito: «Katia aveva ricevuto una proposta di lavoro importante da un uomo facoltoso, voleva andare via».
La moglie di Giuliano Pastre, interrogata ieri pomeriggio in procura a Pinerolo ha spiegato di aver avuto l’impressione che il marito si fosse avvicinato a Katia. Forse Katiuscia è andata nel bosco per chiudere quella relazione. O forse voleva solo respingere le avance di un uomo che si era invaghito di lei.
Vittima Katiuscia Di Mitri, 33 anni, colf, era scomparsa martedì scorso. stata ritrovata sabato, morta, con la testa fracassata.