Sandro Iacometti, Libero, 10/02/2009, 10 febbraio 2009
UNO SU DUE LASCIA L’AEREO PER FRECCIAROSSA
Il sorpasso era nell’aria da tempo. Annunciato e previsto. Ora è ufficiale. Il treno batte l’aereo. E lo fa sulla Roma-Milano, che con i suoi complessivi 8 milioni di passeggeri circa all’anno è la tratta più redditizia del Paese. Orologio e portafoglio alla mano, oltre il 50% dei viaggiatori ha preferito restare con i piedi per terra. Ad annunciarlo con orgoglio, a poco più di un mese dall’avvio dell’Alta velocità, è stato il presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta. Per avere le quote di mercato esatte bisognerà probabilmente aspettare ancora, ma già le percentuali diffuse qualche giorno fa dall’ad Mauro Moretti certificavano la sconfitta dei cieli rispetto ai binari.
Fuga da linate
Prima del 14 dicembre i dati erano chiari: la quota del treno sulla Roma-Milano era bloccata ad un 32% rispetto ad un ampio 54% dell’aereo. La partenza del Frecciarossa, complici anche le nevicate e le incertezze sull’avvio della nuova compagnia di bandiera, ha letteralmente svuotato Linate. A fine dicembre le quote si presentano ribaltate: 48% il treno, 39% l’aereo. Ieri, nel corso di un convegno ad Assolombarda, il presidente Cipolletta ha fornito dati più aggiornati. Con una media di passeggeri giornalieri sul servizio ferroviario che ha superato le 6.500 unità rispetto a quelli complessivi (Alitalia+AirOne) che si sono fermati a 3.800. Facendo due calcoli, si capisce che Trenitalia ha superato la soglia del 50% della torta, lasciando al palo la Cai. Le cifre sull’emorragia di passeggeri sono impressionanti. Dal 14 dicembre la navetta aerea tra Linate e Fiumicino avrebbe perso quasi duemila passeggeri al giorno. Dall’altra parte c’è la Frecciarossa ad alta velocità che ha invece già staccato in meno di due mesi oltre 330mila biglietti.
La cautela delle Fs
Cipolletta non ha comunque voluto cantare vittoria prima del tempo: «Aspettiamo a fare questo conto quando la recessione sarà terminata», ha precisato. Inoltre, a chi gli chiedeva espressamente chi sarà il vincitore della sfida, Cipolletta ha risposto senza sbilanciarsi troppo: «Vinciamo tutti, offrendo varie alternative di trasporto ci sarà infatti posto per tutti». Per ora Trenitalia «è soddisfatta» del risultato raggiunto e aspetta di poter giocare ad armi pari con l’aereo quando, dopo il 12 dicembre di quest’anno, «sarà completata la linea Torino-Milano-Salerno», portando la percorrenza tra il capoluogo lombardo e la Capitale a 3 ore, contro le attuali 3 ore e mezza.
l’esempio europeo
Ma la prudenza non significa che le Fs non mostreranno i muscoli. Anzi. Trenitalia punta a modulare l’offerta per riempire ancor di più i treni, con tariffe scontate per chi viaggia in ore e in giornate di minore afflusso. Un progetto con cui le Fs proveranno a dare battaglia anche alle compagnie low cost. L’obiettivo, ha spiegato Cipolletta, è quello di arrivare «al 60% della massa di passeggeri» sulla Roma-Milano.
Il sorpasso, come si diceva, era nelle cose. Che l’alta velocità fosse in grado di sovvertire il tradizionale rapporto di forza a favore dell’aereo lo si è visto già in Francia. Dopo 28 anni di servizio (il viaggio inaugurale della Parigi-Lione risale al settembre 1981) ed una rete che copre ormai l’intero Esagono, il Tgv è riuscito a rubare clienti all’aereo, tanto che Air France ha messo in conto di perdere circa 500 mila clienti già la scorsa primavera a favore del treno. Sulla Parigi-Marsiglia, ad esempio, in cambio di una differenza minima di prezzo, il Tgv impiega 3 ore da stazione a stazione, a fronte dei 60 minuti di volo, a cui vanno sommati i tempi per raggiungere gli aeroporti dai rispettivi centri cittadini, oltre al check-in e al ritiro dei bagagli. Sulla Parigi-Lione, invece, nel giro di tre anni la quota passeggeri delle ferrovie è passata dal 47% al 74%, solo uno strenuo gruppetto del 7% continua a preferire l’aereo.
Anche Cai in stazione
Sulla Roma-Milano, i numeri per ora sembrano a senso unico. Un viaggio di andata e ritorno con il Frecciarossa su questa tratta costa in seconda classe circa 135 euro, mentre per un biglietto della compagnia di bandiera sommato ai taxi per raggiungere il centro delle due città si spendono circa 200 euro in più, senza risparmi significativi sui tempi visto che dal dicembre 2009, con il completamento dell’alta velocità sulla dorsale Torino-Salerno, da stazione a stazione si impiegheranno solo 3 ore. Sarà per questo che anche i vertici Cai, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli (che fra l’altro ha paura dell’aereo), hanno preferito qualche giorno fa accomodarsi sul treno ad alta velocità per rientrare a Roma dopo un appuntamento di lavoro a Milano.