Financial Times, 10 febbraio 2009, 10 febbraio 2009
L’economia lettone nel quarto trimestre del 2008 si è contratta del 10,5%, un crollo di molto superiore alle previsioni degli economisti
L’economia lettone nel quarto trimestre del 2008 si è contratta del 10,5%, un crollo di molto superiore alle previsioni degli economisti. Adesso si teme che Riga non sarà in grado di soddisfare le condizioni necessarie a mantenere il prestito da 7,5 miliardi di euro ricevuto dal Fondo monetario internazionale. Nessun altro membro dell’Unione europea sta avendo effetti tanto devastanti dalla crisi economica, per il 2009 si teme una caduta del Pil vicina al 10%. Vittima di una bolla immobiliare e di un crollo dei consumi, il sistema lettone ha un colossale debito privato con l’estero. Il governo di Riga ha tentato di rimettere in ordine le cose con un programma di pesanti tagli alle spese e di rialzo delle tasse che pesa per il 7% del Pil, ma dato che la recessione sta riducendo il gettito fiscale presto si dovrà procedere con ulteriori tagli alle uscite statali. Cresce così la preoccupazione per lo stato di salute generale dell’Est Europa. I cds per assicurarsi contro un default della Polonia sono balzati a 343 punti.