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 2009  febbraio 09 Lunedì calendario

PASSAGGIO A NORD EST DOPO 20 ANNI

Silvio Berlusconi taglia il nastro e si improvvisa casellante, stringendo mani e sorridendo agli automobilisti (si fa per di dire, è un teatrino per le telecamere) che per primi passano lungo i 32 chilometri del Passante di Mestre, che dopo 20 anni di discussioni e 4 dalla "prima pietra" entra di ieri in funzione, cancellando nelle speranze l´atroce imbuto della tangenziale mestrina. E´ costato quasi un miliardo di euro (986,4 milioni), ha richiesto lo spostamento delle linee dell´alta tensione, di un gasdotto e persino di una piccola frazione abitata, espropri di case e terreni. Ma alla fine è andato in porto: «Abbiamo annullato una strozzatura che provocava un danno calcolabile in oltre 4,3 miliardi l´anno: non si dimentichi che lungo questo segmento autostradale transitano 150 mila veicoli al giorno», ha ricordato ieri il ministro Altero Matteoli.
Davanti ad almeno 2mila persone, tra autorità, amministratori e maestranze (con dono a Berlusconi di un elmetto di plastica), ieri a Mogliano Veneto si è inaugurata dunque a suon di fanfare un´opera tra le più attese e popolari, che per il premier è il «paradigma per il futuro piano delle infrastrutture», che ci vedono ancora in grave ritardo rispetto ad altri Paesi europei, come Francia e Germania. Berlusconi ha promesso un primo stanziamento per le grandi opere pari a 16,6 miliardi, solo una tranche di 125 miliardi di euro per realizzare «cento grandi opere di infrastrutture e per dare sicurezza ai cittadini», rispolverando il piano varato ai tempi del ministro Lunardi, che Berlusconi ha voluto ringraziare pubblicamente, sollecitando l´applauso della platea. E che ci si fa con questo promesso tesoro? «Per prima cosa il ponte sullo stretto di Messina - ha risposto Berlusconi - una delle grandi epocali infrastrutture a cui siamo stati impegnati a lavorare». Ma ha avvertito: «Bisogna fare le opere nei tempi preventivati e con le spese preventivate, come è avvenuto per il Passante di Mestre».
Tra i festeggiati, lo sponsor numero uno del Passante, il governatore veneto Giancarlo Galan, che pare in corsa per il terzo mandato - compatibilmente con le mire della Lega - alle elezioni del prossimo anno. Galan ha parlato del Passante come di «un´opera-simbolo», frutto «della più proficua collaborazione tra pubblico e privato»: «E´ la prima autostrada italiana realizzata e ultimata grazie alla "legge obiettivo" e ha una innovativa forma di finanziamento, sul tipo del projet financing, dove è il traffico stesso a generare le risorse necessarie a realizzare l´opera». Secondo Galan, «in Italia si può agire se c´è dialogo tra le istituzioni e se si evita il pregiudizio che per fare c´è bisogno del consenso di tutti». Conclusione tra i battimani: «Il Passante ci ha portato il federalismo stradale».
E applausi anche a Berlusconi, che in terra di Lega cita il federalismo fiscale come la via maestra per far pagare le tasse anche «ai troppo furbi che sono tra noi» (risatine tra il pubblico): «Si calcola che il 20-22% dell´economia sia in nero. Ci vuole l´intervento diretto dei Comuni nelle pratiche di accertamento delle dichiarazioni dei redditi». Con una promessa: «Il governo si impegna a non utilizzare queste nuove entrate in nessun´altra direzione che non sia quella di diminuire la pressione fiscale per i cittadini onesti».