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 2009  febbraio 09 Lunedì calendario

ROGHI IN AUSTRALIA, STRAGE NEI VILLAGGI

Darren WebbJohnson ha visto un muro di fuoco alto come un palazzo di quattro piani corrergli incontro. Mentre parla alle tv ha ancora la morte negli occhi: «Le fiamme venivano avanti come un proiettile. Hanno inghiottito il supermarket sulla strada, la stazione di servizio. I bidoni, a destra, a sinistra, ovunque, sono esplosi. Tutto è stato distrutto». La sua Kinglake è stata rasa al suolo, decine dei suoi concittadini sono morti tra le fiamme. Ma solo proiettando quelle immagini apocalittiche su trecentomila ettari di territorio si può avere l’idea della tragedia che negli ultimi giorni ha colpito il Sud-Est dell’Australia: 108 le vittime accertate, almeno un centinaio i dispersi.
Viste dall’alto le terre a nord di Melbourne, nello Stato di Victoria, quelle del Nuovo Galles del Sud e di Canberra, sono un paesaggio di morte: interi villaggi distrutti, case mangiate dalle fiamme, scuole trasformate in cumuli di cenere, automobili ridotte a carcasse informi. dentro quelle case, quelle scuole, quelle macchine lanciate invano verso una via di fuga che hanno trovato la morte le oltre cento vittime. Per l’Australia, terra di estati torride e incendi, in questi giorni le temperature hanno sfiorato i 50 gradi, è il più triste bilancio causato dalle fiamme. Nemmeno quello che è passato alla cronaca come il «mercoledì delle ceneri», il rogo del 1983, fece tante vittime. E per di più, questa volta, il fatto che dietro ai tanti focolai ci sia la mano dell’uomo è una certezza. «Un inferno con tutta la sua furia», ha dichiarato il premier Kevin Rudd che ha disposto l’intervento dell’esercito e stanziato 5 milioni di euro. «Le dimensioni della tragedia sfidano ogni forma di comprensione », ha aggiunto il premier dello Stato, John Brumby. Settecentocinquanta case sono state ridotte in cenere, 300.000 ettari sono andati distrutti. «La scuola è scomparsa. Alcune persone si sono accorte troppo tardi di quello che stava accadendo», ha raccontato a una radio locale Georgina, una cittadina di Strathewen. «Ci sono auto abbandonate lungo la strada che attraversa la foresta, temo che lì troveremo molte altre persone intrappolate », ha detto John Coleridge, medico dell’ospedale di Melbourne. Il vicecapo della polizia Kieran Walshe ha annunciato tempi lunghi per l’identificazione delle vittime e «provvedimenti molto duri» contro i promani: «Procederemo per omicidio volontario e premeditato». Due sono già stati arrestati: sono un uomo di 31 anni e un ragazzo di 15.