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 2009  febbraio 10 Martedì calendario

MA COM’ERA ACCUDITA? QUELLE DOMANDE INEVASE

Ma come è stata accudita Eluana? Come è stato possibile che sia bastata una settimana lontano da quelle mani che l’avevano assistita con amore per 15 anni per portarla alla morte? Questa la domand, certamente non oziosa, che ieri sera, alla terribile notizia della morte, si ponevano in tanti alla casa di cura "Beato Luigi Talamoni". Una domanda che acquista ancora maggiore pregnanza se si ricordano le dichiarazioni del pomeriggio del neurologo Carlo Alberto Defanti, secondo cui le condizioni della donna sarebbero state "stazionarie". Anche dopo quattro giorni senza mangiare e senza bere, sempre secondo il medico scelto da Beppino Englaro, Eluana sarebbe statain uno stato fisico "ottimo" e, dal momento della sospensiobe dell’alimentazione e dell’idratazione, avrebbe potuto sopravvivere anche 12-14 giorni. a Lecco, dove Eluana è partita "sana", vorrebbero però saperne di più. Gli interrogativi si allungano su questa tragica settimana di permanenza in Friuli. In questi sette giorni le è stata prestata tutta quella assistenza alla persona che le era stata assicurata dal 94 a lunedì scorso dalle suore misericordine e dal personale sanitario della clinica leccese? La questione non è malposta, visto che, lo stesso decreto della Corte d’Appello di Milano. che ha sancito la possibilità del distacco del sondino naso- gastrico - prevede tutta una serue di cautele a questo riguardo. A pagina 61 del dispositivo, per esempio, si legge chel’interruzione di alimentazione e idratazione sarebbe dovuta avvenire "con modalità tali da garantire un adeguato e dignitoso accudimento accompagnatorio della persona (ad esempio anche con umindificazione frequente delle mucose, somministrazione di sostanze idonee ad eliminare l’eventuale disagio da carenza di liquidi, cura dell’igiene del corpo e dell’abbigliamento)». Tutto questo,ci si chiede a Lecco, è stato regolarmente assicurato? Sul punto,gli interrogativi si fanno ancora più precisi e riguardano l’accelerazione impressa all’attuazione del protocollo.Perché è stata decisa? E da chi? Che cosa non ha funzionato? La sua igiene è stata curata? stata mobilizzata a sufficiente e si è provveduto a farle assumere idonee posture anti decubito? Come si vede, sono tante le domande che, sollevate alla clinica di Lecco, cercano una risposta. E ancora. A interrogare chi la conosce bene e l’ha curata pertanto tempo, dimettendola - lo si vuole sottolineare di nuovo - "in buona salute fisica", è soprattutto la tosse che, proprio negli ultimi giorni, è sembrata tormentare particolarmente la ragazza.Qualche colpo di tosse, come è naturale, l’ha sempre avuto ma mai come in questi giorni. « stata atta con regolarità la pulizia del cavo orale?» si chiedono a Lecco. E ancora: è stata trattata con vibrazioni toraciche per calmare la tosse?
un altro punto riguarda il livello di ossigenazione. Come è stato assicurato a Udine? Pure questo infatti è un fattore centrale, perché, se dovesse essere stata ossigenata male, si spiegherebbe forse anche così la sua breve resistenza alla mancanza di acqua e di cibo. Queste sono soltanto alcune delle mille questioni alle quali, chi ha conosciuto bene Eluana, vorrebbe adesso fosse data risposta. Con un minimo di trasparenza. Da questo punto di vista,l’accelerazione del protocollo, come già detto, fa sorgere più di qualche perplessità tra chi, per esperienza diretta e pluriennale, ha avuto a che fare con la giovane donna lecchese. Dubbi che si rafforzano dopo le parole di ieri di Defanti: «In accordo con Amato De Monte (l’anestesista a capo dell’equipe che operava nella stanza di Udine) abbiamo deciso di non rivelare alcuna informazione». I due anestesisti nominati dalla Procura per controllare il lavoro dei volontari hanno atto per intero il loro compito? e adesso a Lecco insistono: «Vogliamo sapere come sono andate davvero le cose per Eluana». Addirittura, si è voluto un protocollo della magistratura, si è voluto creare il caso clamoroso; ora un po’ di trasparenza è necessaria. Diciamolo: si impone.