Varie, 6 febbraio 2009
SOGLIE
Gli aeroplani di carta che alcuni ex parlamentari hanno lanciato sui deputati dalla tribuna loro riservata durante il voto per l’introduzione dello sbarramento al 4% alle europee raffiguravano Berlusconi nei panni di Totò, con una mazzetta di soldi in mano e la scritta "Legge Truffa 2009. Regia di Veltrusconi". La Camera ha approvato la legge con scrutino palese (all’inizio si pensava al voto segreto, poi in cinque hanno ritirato l’adesione alla richiesta) con 517 sì, due astenuti (Scilipoti e Porfidia) e 22 no. Al voto non ha partecipato Massimo D’Alema, che ha lasciato l’assemblea prima dalla fine dei lavori. L’ex ministro degli Esteri ha letto i giornali per un’ora, ha sussurrato ad alcuni fedelissimi che lo sbarramento «è una cosa oscena», si è alzato ed è andato via. D’Alema nei giorni scorsi aveva criticato lo sbarramento al 4% voluto da Veltroni ma, considerando che molti dei suoi sostenitori nel gruppo avevano deciso di votare a favore della proposta del segretario, ha deciso di non votare. Soddisfatto dal risultato, Veltroni non ha nascosto il suo rammarico per le perplessità espresse da alcuni esponenti del Pd: «L’obiettivo non era la legge, ma, come al solito, il segretario». Ora in tanti pensano a un graduale ritorno al clima di confronto civile tra maggioranza e opposizione che aveva caratterizzato i primi giorni della legislatura.