La Stampa.it 6/2/2009, 6 febbraio 2009
Il blu aumenta la creatività, il rosso la concentrazione. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell’University of British Columbia (Canada) e pubblicato su ”Science”
Il blu aumenta la creatività, il rosso la concentrazione. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell’University of British Columbia (Canada) e pubblicato su ”Science”. Tra il 2007 e il 2008 gli scienziati hanno monitorato oltre 600 volontari, impegnati in sei test cognitivi che richiedevano una particolare attenzione ai dettagli o una spiccata creatività. Esaminando le reazioni dei soggetti a schermi rossi, blu e bianchi, si è visto che il colore del fuoco migliora i risultati dei test di precisione o basati su ricordi dettagliati del 31% rispetto al blu. Mentre per i compiti più creativi gli ambienti tonalità del mare spingono a risultati due volte più brillanti. Queste variazioni, secondo gli studiosi, sono causate da «differenti stimoli attivati in modo inconscio dal rosso e dal blu»: «Ad esempio, grazie ai segnali di stop, ai lampeggianti delle ambulanze e alle penne rosse di maestre e professori noi associamo il rosso a pericolo, errori e cautela, dunque questo colore ci rende più vigili e ci aiuta a svolgere compiti in cui è necessaria una particolare attenzione e precisione». Il blu, al contrario, ci fa pensare fuori dagli schemi. In questo caso la spiegazione è collegata all’associazione «con cielo, oceano e acqua quindi ad apertura, pace e tranquillità. Stimoli positivi che fanno sentire la gente abbastanza al sicuro per essere creativa ed esplorare nuove possibilità».