Fernanda Roggero, Il sole 24 ore 2/2/2009, 2 febbraio 2009
VIVERE IBERNATI NELLA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE
James Bedford è sottozero da più di quarant’anni. il pioniere della crioconservazione, un appuntamento al buio con il futuro affidato alla tecnica del freddo. Ci si consegna a una società specializzata (perlopiù in California, ma una mezza dozzina di persone riposa sotto la dacia del titolare della KrioRus alla periferia di Mosca) e si attende a 150 gradi sottozero che la scienza progredisca al punto da consentire una piena resurrezione. C’è chi preferisce congelare solo il cervello, supponendo di poterlo un giorno reimpiantare su un corpo altrui. Sorprendentemente l’ipotesi non ha trovato ostacoli presso le autorità religiose americane: ebrei, cristiani e musulmani sul punto hanno trovato una singolare convergenza.
Anche le altre storie ospitate nel numero di "Ventiquattro" oggi in edicola tentano di rispondere alla domanda sottesa nella scelta di ibernarsi per il futuro: è ancora possibile sognare un altrove migliore?