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 2009  febbraio 05 Giovedì calendario

«SCONCERTATI DA PADRE MACIEL DIO SI SERVE ANCHE DEGLI INDEGNI»


Torna al centro di nuove po­lemiche il fondatore dei Le­gionari di Cristo, padre Mar­cial Maciel, scomparso nel gennaio dell’anno scorso. Il quotidiano The New York Times ha pubblicato ieri la notizia che il sacerdote messi­cano, sollevato nel maggio del 2006 dal Papa «da ogni ministero pub­blico » in seguito alle accuse di a­busi sessuali, e invitato «a una vi­ta riservata di preghiera e di peni­tenza », ha avuto una figlia da una donna con la quale aveva una re­lazione.
Jim Fair, portavoce dell’ordine, ha sostanzialmente confermato al quotidiano statunitense la notizia, senza entrare in ulteriori dettagli «per rispettare la privacy delle per­sone coinvolte » . E, nello stesso tempo, ha affermato come « re­centemente, siamo venuti a sape­re di alcuni aspetti della vita di pa­dre Maciel che sono molto diffici­li da capire, aspetti che non sono appropriati alla vita di un prete». Dichiarazione ripresa punto per punto da padre Paolo Scarafoni, portavoce a Roma dei Legionari, il quale tuttavia, conAvvenire, sotto­linea: «La scoperta di questi aspetti sconcertanti è stata sicuramente dolorosa. Ma questo non toglie nulla all’opera fondata da padre Maciel, che casomai è la dimo­strazione di come il Signore si sap­pia servire anche di strumenti im­perfetti » . Anche di quanti com- piono gesti indegni.
Per questo, aggiunge il portavoce italiano, «noi continueremo in pa­ce e serenità la nostra missione, profondamente uniti al Papa che sempre ha voluto dimostrare il sua affetto e la sua vicinanza all’opera». Sentimenti ancora ribaditi lo scor­so 7 gennaio, quando come ogni anno la comunità dei Legionari di Cristo, i consacrati e le consacrate del movimento Regnum Christi,
con i loro collaboratori e collabo­ratrici, sono inter­venuti all’udienza generale di Bene­detto XVI, che ha ri­volto un saluto par­ticolare ai 53 nuovi sacerdoti del movi­mento, ordinati il 20 dicembre prece­dente dal cardina­le Angelo Sodano.
Che « indipenden­temente dalla per­sona del fondato­re » la Santa Sede « riconosce con gratitudine il benemerito aposto­lato dei Legionari di Cristo e del­l’Associazione
Regnum Christi », e­ra del resto quanto già affermato nella dichiarazione del 19 maggio del 2006, con la quale, sostanzial­mente, veniva chiuso il dibattito sulle molte ombre che, da sempre, avevano accompagnato la vita di Maciel. In quel comunicato, si sot­tolineava come «a partire dal 1998, la Congregazione per la dottrina della fede ricevette accuse, già in parte rese pubbliche, contro Mar­cial Maciel Degollado, fondatore della Congregazione dei Legiona­ri di Cristo, per delitti riservati al­l’esclusiva competenza del dica­stero ». Si trattava di denunce di a­busi sessuali su seminaristi, che nel 2002 Maciel negò pubblica­mente, tre anni prima di ritirarsi per motivi di età (aveva già 85 an­ni) dall’ufficio di Superiore gene­rale della Congregazione dei Le­gionari
di Cristo.
«Tutti questi elementi – prosegui­va il comunicato, in riferimento sia alle accuse che alla memoria di­fensiva – sono stati oggetto di ma­turo esame da parte della Congre­gazione per la dottrina della fede, e, a norma del motu proprio Sa­cramentorum sanctitatis tutela
promulgato il 30 aprile 2001 dal servo di Dio Giovanni Paolo II, l’al­lora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardi­nale Joseph Ratzinger, ha autoriz­zato una investigazione delle ac­cuse ». Dopo la morte di papa Wojtyla e l’elezione del cardinale Ratzinger a nuovo Pontefice, il processo è proseguito e « dopo aver sotto­messo le risultanze dell’investiga­zione ad attento studio, la Con­gregazione per la dottrina della fe­de, sotto la guida del nuovo pre­fetto, sua eminenza il cardinale William Levada, ha deciso – te­nendo conto sia dell’età avanzata del reverendo Maciel che della sua salute cagionevole – di rinunciare a un processo canonico e di invi­tare il Padre a una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinun­ciando ad ogni ministero pubbli­co. Il Santo Padre ha approvato queste decisioni». Marcial Maciel Degollado è morto il 30 gennaio 2008 a quasi 88 anni.
Parla il portavoce italiano dei «Legionari», padre Paolo Scarafoni: siamo addolorati per le sconcertanti scoperte su di lui. Ma continueremo la nostra missione in profonda unità con il Papa che sempre ci ha voluto dimostrare il suo affetto e la sua vicinanza