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 2009  gennaio 27 Martedì calendario

Rafael Nadal ci ha messo cinque ore e 14 minuti - e cinque set - per sconfiggere in semifinale a Melbourne il mancino Fernando Verdasco (che comunque s’è fatto valere con 95 colpi vincenti, 20 ace e prime palle attorno ai 210 all’ora)

Rafael Nadal ci ha messo cinque ore e 14 minuti - e cinque set - per sconfiggere in semifinale a Melbourne il mancino Fernando Verdasco (che comunque s’è fatto valere con 95 colpi vincenti, 20 ace e prime palle attorno ai 210 all’ora). Secondo Stefano Semeraro della Stampa potrebbe essere questa una delle più belle partite nella storia dei Campionati d’Australia. Il match s’è chiuso dopo due doppi falli di Verdasco al decimo gioco del quinto set. Lo sconfitto: «Nadal è un difensore pazzesco, uno a cui bisogna fare il punto almeno tre volte. C’è stato un punto - Rafa ha preso di controbalzo un mio smash, e sulla volée successiva mi ha passato incrociato di dritto - be’ lì mi sono messo a ridere. Certe cose per qualsiasi altro giocatore sono impossibili, per Nadal sono la normalità». Anche Nadal ne è uscito acciaccato, tanto che durante la conferenza stampa s’è alzato dalla sedia toccandosi la schiena: «Scusate - ha detto riaccomodandosi - non la sentivo più. stata una partita speciale. Sullo 0-40 dell’ultimo game mi sono messo a piangere, la tensione era enorme. Ora devo farmi un massaggio con il ghiaccio, non so quando riuscirò a dormire, né a che ora mi alzerò domani». Come vorrebbe che la gente la ricordasse, una volta che la sua carriera sarà finita? «A me importa solo che dicano di me che sono un ragazzo educato, e una brava persona».