Paola Jadeluca, Affari & Finanza 2/2/2009, 2 febbraio 2009
E-MAIL SEMANTICA ARRIVA SENZA INDIRIZZO
Come fare per scrivere una mail a un gruppo di docenti dell’università senza avere l’indirizzo? Come contattare il primo dirigente di un servizio pubblico inefficiente, senza sapere come ottenere la sua mail? A breve sarà possibile. Tutto merito di SEAmail, semantic e-mail addressing, un sistema per inviare messaggi elettronici non solo senza conoscere l’indirizzo esatto del destinatario, ma persino senza conoscere il nome dei destinatario. Si tratta infatti di un sistema innovativo, un grande salto in avanti nel campo dell’intelligenza artificiale: «Gli indirizzi sono una Via artificiale per raggiungere persone reali, noi vogliamo spedire messaggi a persone o a "ruoli" precisi», ha spiegato a Technology Review, Michael Genesereth, docente a Stanford che ha creato un programma capace di capire il "contesto" in modo che chi sia davanti al computer possa interagire con i software in modo più naturale.
Uno dei limiti dei computer è, infatti, che non dispongono elle caratteristiche della conoscenza umana, la capacità di capire le intenzioni di chi parla, per esempio, o la capacità di creare connessione e categor’mazioni di fronte a problemi nuovi che richiedono collegamenti innovativi che non procedano per schemi fissi. Come funziona il sistema creato da Genesereth? Il primo esempio: per scrivere a Genereseth basta digitare il suo nome e’ grazie a una serie di parametri nascostì, il programma è in grado di indirizzare il messaggio al suo indirizzo più recente. Il programmaconsente anche di inviare mail a un gruppo di persone che hanno una certa caratteristica, per esempio "tutti i professori che hanno una laurea conseguita ad Harvard dal 1960". Il sistema, è ancora agli inizi, un prototipo con grandi limiti: «Per realizzare l’intero potenziale, dobbiamo avere un database ricco su ognuno dei destinatari, i suoi interessi e così via», ha spiegato Genesereth. il sistema, dunque, puo’ essere utilizzato con grande successo all’intemo di grandi organizzazioni con un data base enorme, sia che si tratti di aziende o di istituzioni, come le universitò. Con impatti incalcolabili in terinini di risparmio di tempo nonché di costi. Resta ancora da studiare il modo di utilizzo su tutto Internet: estrapolare dati dal web non è difficile, la tecnologia lo consente; ma,a detta del docente di Stanford, si rischia di abbassare la qualità dello stesso sistema.