Liberazione, 2/2/2009, 2 febbraio 2009
ELOGIO DELLA SCARPA ANTI-BUSH NASCE UNA SCULTURA IN IRAQ
Ormai è diventata un vero e proprio oggetto di culto, un’icona globalizzata di ogni opposizione alle politiche di George W. Bush: stiamo parlando della scarpa, la celeberrima scarpa che lo scorso 14 dicembre il giornalista iracheno Muntazer al Zaidi scagliò contro l’ex presidente Usa nella sua ultima visita a Baghdad. Dopo le manifestazioni pacifiste con tanto di calzature brandite al cielo, di calzature abbandonate davanti le sedi diplomatiche Usa o sull’ingresso della Casa Bianca, ora in Iraq è stata addirittura eretta una scultura in onore della scarpa ribelle. E’ una statua di bronzo (assai brutta, a dire il vero) che sorge nel giardino di una fondazione per l’infanzia situata in pieno centro di Tikrit (peraltro città natale di Saddam Hussein), è alta circa tre metri ed è stata realizzata dall’artista locale Laith al Amer; accanto all’opera è stato piantato un albero come simbolo della fertilità. «Al Zaidi è un eroe che rappresenta la volontà degli iracheni di non abbassare la testa», ha detto Chaha al-Joubouri, direttrice della fondazione.