A.Z., Affari & Finanza 2/2/2009, 2 febbraio 2009
NON SOLO TAGLI C’E’ CHI ASSUME
Costrette ad adeguare la loro produzione alla diminuita domanda del mercato, le imprese ricorrono con freddezza anglosassone aI pink-slip, i foglietti rosa che annunciano i licenziamenti, e il tasso di disoccupazione è salito negli Stati uniti al 7,2%. Le notizie di lunedì scorso sono state particolarmente inquietanti: in un solo giorno le aziende americane, guidate dalla Caterpiliar, hanno eliminato più di 70mila posti di lavoro, tanto che Barack Obama si è sentito in dovere di evidenziare il lato umano del fenomeno: "Come per gli altri milioni di americani che hanno perso il posto nel 2008, dietro alle ultime cifre ci sono lavoratori che vedono turbata la serenità familiare e congelati i loro sogni. Abbiamo il dovere di agire senza distrazioni né ritardi".
Obama si riferiva al maxi piano di rilancio economico in discussione al Congresso. Ma al di là degli strumenti di politica economica, da un’analisi del mercato del lavoro emerge anche una realtà sorprendente: a dispetto della Grande Recessione, esistono molte società che continuano ad assumere. La finanziaria Edward Jones, ad esempio, cerca consulenti e dirigenti di uffici locali dove un numero crescente di americani si rivolge, in questa fase turbolenta dei mercati, per capire come mettere in salvo i soldi della vensione e dove investire i risparmi.
In tutto Edward Jones ha più di mille posti di lavoro da ricoprire. L’unico inconveniente? Le assunzioni saranno fatte in sedi periferiche, come quella dell’Arizona o del Missouri, e non nei grandi poli dei licenziamenti industriali. "Per trovare un lavoro in questa fase bisogna essere disposti a trasferirsi", ricorda Alexandre Douzet, presidente di TheLadders.com, un sito per il piazzamento di impiegati di livello.
La mobilità non è l’unico requisito. Secondo un censimento fatto dalla rivista "Fortune" nel numero dedicato alle migliori aziende in cui lavorare, le offerte riguardano professionalità e settori molto specifici, tra cui la contabilità aziendale e le attività ingegneristiche, la gestione di centri sanitari e l’energia "verde". Molte di queste imprese, infatti, si stanno preparando alle nuove direzioni di sviluppo dell’era Obama e ai grandi investimenti infrastrutturali previsti dal maxi piano di rilancio.
Nell’elenco delle aziende che ancora assumono figurano nomi celebri come Google, Genentech, Ernst & Young, Cisco, Booz Allen Hamilton, T Mobile, Accenture: ognuna di queste ha almeno 350 posti vacanti. Figurano anche nomi meno noti ma non per questo meno interessanti, a cominciare dalla Mayo Clinic, una grande struttura di cliniche private. E c’è anche, a sorpresa, la Microsoft, da un lato, infatti, il colosso del software guidato ora da Steve Ballmer ha annunciato i primi licenziamenti della sua storia (in tutto 5mila, quasi il 50% dei dipendenti); da un altro lato assmerà però migliaia di persone per rafforzarsi in settori specifici come le vendite online.