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 2009  febbraio 11 Mercoledì calendario

«Il passato è quello che è stato. Bisogna farci pace. E io l’ho fatto», confessa Nancy Brilli, protagonista con Vincenzo Salemme di uno degli episodi del film in uscita in questi giorni ”Ex”, di Fausto Brizzi, sugli amori finiti

«Il passato è quello che è stato. Bisogna farci pace. E io l’ho fatto», confessa Nancy Brilli, protagonista con Vincenzo Salemme di uno degli episodi del film in uscita in questi giorni ”Ex”, di Fausto Brizzi, sugli amori finiti. I due attori interpretano una coppia di ex, cinici e irresponsabili, che lottano per ”rimbalzare” all’altro l’affidamento dei figli. Come sono finite le sue storie? «Il matrimonio con Massimo Ghini è stato gioioso. Massimo è un uomo totalmente leale, come amico, molto simpatico, divertente. All’epoca del nostro matrimonio era un po’ mattacchione. In quel periodo ero molto insicura, affettivamente. Massimo era sempre in giro per il mondo per lavoro, non ci si vedeva mai. Io avevo bisogno della presenza fisica. Ora, quando ci rincontriamo, c’è grande affetto. Massimo e io non ci frequentiamo regolarmente, ma ci incrociamo spesso. Per esempio, ci siamo incontrati al matrimonio di Sabrina Ferilli (con Andrea Perone, nel 2003). La sposa aveva organizzato un tavolo speciale: Massimo e la moglie Paola, Roy ed io, Gloria Fegiz, prima moglie di Roy, e il fidanzato Rodolfo Laganà. Sabrina ci diceva: ”Vi conoscete tutti, avrete tanto da raccontarvi». Con Luca Manfredi è stato un addio difficile, ho cercato di salvare fino all’ultimo il nostro matrimonio. Questo nostro figlio, Francesco, l’ho voluto solo da lui, e da nessun altro prima. Francesco è proprio figlio dell’amore, meraviglioso. Un figlio così voluto è un miracolo per una donna a cui era stata diagnosticata la sterilità. Ho lottato con tutta me stessa per averlo». L’unico con cui non ha mantenuto buoni rapporti è stato Ivano Fossati. «Per me è stato l’amore travolgente, quello dei romanzi. Ci siamo amati moltissimo. Eravamo tutti e due preda della gelosia, troppo. Troppo insicuri. La sua visione dell’amore all’epoca si può leggere in una sua canzone: ”La costruzione dell’amore spezza le vene delle mani”. La mia visione è un po’ più gioiosa. Un amore così ti consuma. Non è un caso che poi mi sono ammalata (un tumore all’utero, ndr). Ho affrontato questo momento da sola, ho le spalle larghe. Ma, se ci ripenso, non è stato questo il motivo per cui ci siamo lasciati, ma per i tradimenti, una cosa che non posso tollerare» Sogna le terze nozze? «Mi piacerebbe molto, questa volta in chiesa. Roy deve ancora ottenere l’annullamento del suo matrimonio dalla Sacra Rota. Entro l’estate otterrò il divorzio da Luca Manfredi. Dopo sei anni di fidanzamento, quest’anno potrei finalmente diventare la signora De Vita».