Carlo Moretti e Silvia Fumarola, la Repubblica 3/2/2009, 3 febbraio 2009
LA PRIMA GUERRA DELLA TV
Fiorello e Lorella Cuccarini hanno già fatto il grande salto, così come il Mago Forest e Giovanni Cacioppo, e l´attore Fabrizio Bentivoglio che sarà il protagonista della prossima produzione seriale "L´ombra di Satana". Fabio Volo e Luciana Litizzetto sembra siano in procinto di farlo. Un´intera pattuglia di comici legati a uno dei maggiori programmi di Canale 5, Zelig, è già al lavoro per un progetto che coinvolge tra gli altri Ficarra e Picone, Dado, Dario Cassini, Rocco Barbaro e un´altra mezza dozzina di personaggi. Tutti in corsa verso Sky, lasciando i lidi conosciuti di Rai e Mediaset. La fuga delle star è il segno più evidente dei molti che stanno a indicare che il vecchio duopolio sul quale si è costruito e stabilizzato il sistema televisivo italiano traballa vistosamente, la rivoluzione della televisione italiana è iniziata. E c´è chi parla persino di Adriano Celentano, che con Sky ha costruito un ottimo rapporto in occasione del restauro di "Yuppi Du", trasmesso proprio dalla tv satellitare. Sarebbe il colpo più grande per arricchire un´offerta che in primavera crescerà di altri dieci canali, tra i quali uno in alta definizione per i telefilm e di nuove offerte per i bambini e un canale dedicato alla salute.
Una campagna acquisti aggressiva, frutto della guerra in corso tra il vecchio duopolio Rai e Mediaset e la nuova realtà satellitare. Una campagna acquisti che continuerà, perché «Sky non ha mai smesso di investire: nuovi canali, nuovi diritti, nuovi progetti, è nel nostro Dna. La campagna acquisti non si è mai fermata, fin dal primo giorno, non stiamo cambiando linea oggi», dice il Vicepresidente di Sky Andrea Scrosati.
«Considerando la sua nuova vocazione generalista, per Sky l´acquisizione di Fiorello non è che la prima di una serie di mosse. Ma è un dato carico di un forte valore simbolico perché rappresenta in modo esemplare ciò che Sky era già diventata nei fatti, ovvero il terzo polo televisivo italiano». Quando si parla di tv non esiste osservatore più acuto di Carlo Freccero. Il Presidente di Rai Sat, nonché direttore di Rai 4, risponde al telefono da Milano, dove ha appena parlato ad un convegno di pubblicitari della Sipra.
Partiamo dalla sua prima affermazione: la vocazione generalista di Sky.
«Fino al canale 107, la matrice del bouquet satellitare è la tv generalista. Sky ha ora preso atto dell´anomalia tutta italiana per cui nel sistema televisivo la tv generalista era, è e resterà ancora a lungo centrale, nonostante i passi avanti delle sue reti verso la differenziazione declinata sulle identità e gli stili di vita».
Così, per allargare il suo bacino di utenti, Sky diventa nei fatti il terzo polo televisivo.
«In questo sistema complesso in cui le diverse piattaforme si ibridano, Sky si difende e punta sulla tv generalista e su Fiorello. Che sia già terzo polo lo dimostra soprattutto l´esistenza di un canale come Sky Tg24, con un tg costante e continuo che ha danneggiato il Tg3, quello con il pubblico più informato ed esigente. E con il vantaggio di non ammannire al pubblico le terrificanti note politiche dei tg Rai: 5 minuti in cui invece di vendere pubblicità gratis ai partiti loro vendono pubblicità contro moneta sonante».
E dell´accordo satellitare tra Rai e Mediaset cosa pensa?
«Non ne conosco i dettagli. Ciò che penso è che il digitale terrestre non coprirà tutto il territorio, è un accordo sull´hardware. Sarà un problema se diventerà un accordo sui contenuti».
«Premetto che Fiorello lo vorrei vedere ovunque, su qualsiasi rete. Ma Sky è diventata una realtà importante del nostro paese, si è conquistata un fuoriclasse e lui ha fatto benissimo. Ma non penso che si fermeranno, credo che la campagna acquisti continuerà». Simona Ventura con tre programmi di successo, "X Factor", "L´isola dei famosi e "Quelli che il calcio", è la regina di RaiDue, ma è attenta alle novità che la circondano.
Signora Ventura, andrebbe a lavorare a Sky?
«Non esistono i presupposti, ma perché no? La televisione si può fare in tanti modi, a Sky, oltre a fiction, sport e informazione ora puntano sull´intrattenimento. E puntano forte».
Di fatto, tra Rai e Mediaset, Sky è diventato il terzo incomodo. Ma è come se i giganti se ne fossero accorti solo con l´arrivo di Fiorello.
«Vuol dire che finora c´è stata un po´ di miopia? C´è stata, eccome. Lo vediamo con le partite, ma in generale anche durante la settimana perché, piano piano, Sky ha rosicchiato ascolti. La tv ha bisogno di idee, per vincere bisogna rischiare e rinnovarsi».
Secondo lei la tv generalista sta finendo?
«Assolutamente no, ma è vero che è cambiato il pubblico, è sempre più esigente, e va intercettato. L´offerta si è moltiplicata, per questo si deve puntare alla qualità, guardare il target. Con "X Factor" abbiamo portato davanti alla tv il pubblico dei giovani».
A parte il festival di Sanremo, non è mai sbarcata su RaiUno.
« vero. Non dico che "non sono da RaiUno" ma devo trovare l´abito giusto per me, e soprattutto il momento giusto. Diciamo che faccio una tv più "giovanilista", più movimentata. Ma mai dire mai, col direttore Del Noce ci ripromettiamo di fare qualcosa insieme».