Wall Street Journal, 4 febbraio 2009, 4 febbraio 2009
Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le sue previsioni 2009 sulla crescita asiatica: il tasso di aumento del Pil asiatico sarà del 2,7% invece del 4,9% previsto a novembre
Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le sue previsioni 2009 sulla crescita asiatica: il tasso di aumento del Pil asiatico sarà del 2,7% invece del 4,9% previsto a novembre. Le economie più sviluppate del continente crescerano a un ritmo del 5,5%, guidate naturalmente da India e Cina. Il presidente Dominique Strauss-Kahn ha detto però che ci si può sentire relativamente ottimisti sulle prospettive della regione, già nel 2010 la crescita potrebbe tornare al 5%. ”Alcune economie asiatiche sono degli ottimi candidati al rilancio dell’economia mondiale – ha spiegato Strauss-Kahn – il loro problema sarà però trasformarsi da ecnoomie basate sull’export a sistemi più bilanciati sulla domanda interna”. Per la Cina la previsione di crescita del Fmi resta il 6,7%, che Bejing riesca a raggiungere l’obiettivo del +8%, per gli economisti di Washington, ”sarà molto difficile, anche se non impossibile”.