Financial Times, 3 febbraio 2009, 3 febbraio 2009
Le aziende europee quotate nel 2009 cercheranno di raccogliere 300 miliardi di euro di liquidità attraverso gli aumenti di capitale
Le aziende europee quotate nel 2009 cercheranno di raccogliere 300 miliardi di euro di liquidità attraverso gli aumenti di capitale. Lo dice uno studio di Goldman Sachs, precisando che sarebbe il livello più alto dal 2001. ”Negli anni passati, quando le cose andavano bene, le aziende quotate preferivano ritirare il loro titoli dal mercato, attraverso operazioni di buy-back e buy-out. Quest’anno accadrà l’opposto”. Colpa dell’alto costo del debito, dato che il mercato dei bond è troppo affollato e le banche continuano a tenere i tassi a livelli molto alti. La dimensione totale degli aumenti di capitale previsti desta più di una preoccupazione, probabilmente il mercato non sarà in grado di assorbire tutte queste nuove azioni. La prima a muoversi è stata Xstrata, il quinto maggiore gruppo minerario del mondo, che ha raccolto 4,1 miliardi vendendo nuove azioni a prezzi di sconto. A varare gli aumenti saranno soprattutto i gruppi immobiliari, delle costruzioni, quelli minerari, le utility e le aziende del metallo.