Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 1/2/2009, 1 febbraio 2009
«La borsa russa è tra quelle che hanno perso di più al mondo in questi ultimi mesi. Con il prezzo del petrolio (come quello del gas) sceso in picchiata, i «fondamentali» del sistema russo sono saltati
«La borsa russa è tra quelle che hanno perso di più al mondo in questi ultimi mesi. Con il prezzo del petrolio (come quello del gas) sceso in picchiata, i «fondamentali» del sistema russo sono saltati. Le riserve in valuta e oro che pochi mesi fa erano attestate a 600 miliardi di dollari ed erano tra le più alte al mondo sono passate a 380 miliardi. Il rublo si è svalutato di un quinto. Se ci sarà un’ondata di acquisti di valute estere, la Banca Centrale rischierà di dissanguarsi. Come in altri Paesi, i consumi stanno scendendo, anche se non drammaticamente perché i russi nei momenti difficili non risparmiano (non si fidano delle banche) ma spendono. Se le cose però continueranno così, i disoccupati aumenteranno drasticamente e per il Cremlino sarà assai più arduo tenere sotto controllo le manifestazioni di Kasparov e compagni».