(Mattia Bernardo Bagnoli, La Stampa 29/1/2009)., 29 gennaio 2009
Daniel Tammet, 29 anni, londinese, autistico «sapiente superfunzionante», oltre all’inglese sa parlare francese, tedesco, esperanto e islandese (l’ha imparato in una settimana)
Daniel Tammet, 29 anni, londinese, autistico «sapiente superfunzionante», oltre all’inglese sa parlare francese, tedesco, esperanto e islandese (l’ha imparato in una settimana). Ma la sua abilità principale è fare calcoli impossibili. Per esempio sa dire le prime 22.514 cifre dopo la virgola del π. Primo di nove figli di un operaio schizofrenico, ha scritto due libri di successo (è in preparazione il terzo) e dice: «Io amo i numeri. Io amo i linguaggi. Io ballo con le cifre, non le frantumo. Mentre voi riuscite a visualizzare solo le parole, io sono in grado di fare lo stesso con le cifre. E questo è possibile perché i numeri per me hanno senso solo se presi nel loro contesto. Il 338 ad esempio - ovvero l’indirizzo del suo editore - ha significato in base 13. Il 13, infatti, è un numero primo. Se moltiplicato per se stesso dà 169. Raddoppialo e ottieni 338. Lo sapevo da subito». Queste associazioni gli vengono in forma di immagini: «Il 13 è un numero ondulato: il 169 è come una cascata. Raddoppiare le cifre per me significa arricciarle. Il 338, dunque, è una cascata che si arriccia nella tua mente». Odia il rumore dello spazzolino sui denti.