Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

La Rai ha il budget 2009. Lo ha approvato ieri, all’unanimità, il Cda in proroga da sette mesi. La perdita dell’esercizio è stimata in 29 milioni. Il budget non è un bilancio vero e proprio ma quello del 2009 contiene un messaggio inviato all’interno e all’esterno dell’azienda: occorre tagliare i costi (i famosi 110 milioni che il direttore generale Claudio Cappon ha già cominciato ad attuare).
Se la crisi non sarà più profonda e lunga di quanto previsto, con un calo della pubblicità intorno al 4%, la perdita sarà contenuta rispetto a un fatturato superiore ai tre miliardi. La discussione in Cda ha riguardato proprio l’eventualità che, invece, la crisi, i cui esiti sono difficilmente prevedibili anche nel breve periodo, risulti peggiore del previsto.
La Rai ha risorse, come le proprietà immobiliari, in grado di generare introiti extra; lo stesso vale per la rete di trasmissione, politica permettendo. Se, però, i partiti continueranno a imporre i propri interessi, impedendo, ad esempio, la riduzione delle direzioni e delle testate e dei costi relativi, sarà difficile raschiare ulteriormente il fondo del barile senza perdere competitività sul mercato.