da Stefano Totoro, Libero 29/01/2009, 29 gennaio 2009
Per Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di scienze farmacologiche Mario Negri di Milano, l’uso di cocaina tra i manager può aver influito nella crisi finanziaria internazionale
Per Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di scienze farmacologiche Mario Negri di Milano, l’uso di cocaina tra i manager può aver influito nella crisi finanziaria internazionale. La cocaina causa infatti una sensazione di onnipotenza e una visione distorta della realta. Per Garattini «è probabile che quanto più si è sottoposti a stress e fatica, tanto più si abbia la necessità di assumere delle droghe [...] possibile che coloro che si occupano di finanza, che devono prendere decisioni anche in pochi minuti, se lavorano dopo aver assunto cocaina azzardano, inconsapevolmente». Quando l’effetto della sostanza stupefaciente finisce però non si è più in grado di riparare all’errore: «Si entra in uno stato di depressione. Probabilmente chi si è trovato a dover prendere delle decisioni velocemente, è stato incapace di farlo proprio perchè il fisico e la mente era in una fase calante, priva di energie».