Corriere della Sera 30/1/2009, 30 gennaio 2009
ROMA – Il governo scopre le carte, ma l’accordo con le Regioni sul finanziamento degli ammortizzatori sociali, ancora non c’è
ROMA – Il governo scopre le carte, ma l’accordo con le Regioni sul finanziamento degli ammortizzatori sociali, ancora non c’è. Ieri l’esecutivo ha trasmesso ai governatori un documento nel quale si sostiene che per far fronte alla crisi dell’occupazione, e «rendere minimi i rischi di sorpresa» possibili con un aggravamento ulteriore della crisi economica, nel 2009 e nel 2010 servirà un «intervento complessivo pari a 8 miliardi di euro». Una somma alla quale dovrebbero contribuire anche le Regioni con 2,7 miliardi utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo assegnate alle Regioni. L’accordo tra il governo e la Ue, sulla riprogrammazione di quei fondi, tuttavia, ancora non c’è. E tra i governatori, che sono stati nuovamente convocati dall’esecutivo per lunedì prossimo, cresce il nervosismo. «Quella cifra è in linea con le proposte che abbiamo avanzato, ma il quadro deve essere reso chiaro e trasparente » ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani. «Innanzitutto va chiarito cosa dirà la Commissione Europea, per evitare domani sorprese negative. Le lettere della Commissione dicono che gli ammortizzatori non possono essere finanziati dal Fondo Sociale Europeo» ha aggiunto Errani. Il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, tuttavia, sdrammatizza. «Il governo – ha detto – sta condividendo l’intero percorso con la Commissione e non vedo elementi di criticità. Il nostro lavoro si concluderà con un documento condiviso da Bruxelles. Ci sono tutti i tempi per definire l’intesa e chiudere entro la prossima settimana» ha rassicurato il ministro. Al di là dell’atteggiamento della Ue, dirimente, la trattativa tra governo e regioni non appare facile. Anche perché nel documento trasmesso ieri alle Regioni l’esecutivo chiede una riflessione sulla possibile riprogrammazione anche delle risorse, sempre europee, destinate al Fondo Aree Svantaggiate. «L’accordo quadro con il governo – si legge nel documento – dovrà aver luogo in parallelo con un’intesa più generale per la rapida attivazione delle risorse del Fas, sia quelle delle Regioni che quelle dell’amministrazione centrale». Il governo, dunque, chiede anche di riflettere sul possibile miglior uso di quei fondi, in molti casi già impegnati dalle Regioni. «Regioni come la Liguria e la Toscana – dice il governatore della Liguria, Claudio Burlando – hanno pronti e approvati i piani di investimento e restano bloccate. Abbiamo 340 milioni da spendere per opere in Liguria e da quattro mesi siamo fermi perché il governo non trasmette al Cipe il nostro piano».