varie, 29 gennaio 2009
Albino Antonima, 86 anni. Di origine spezzina, da parecchi anni s’era trasferito a Norma in provincia di Latina dove tutti lo giudicavano «tranquillo, perbene e molto generoso»
Albino Antonima, 86 anni. Di origine spezzina, da parecchi anni s’era trasferito a Norma in provincia di Latina dove tutti lo giudicavano «tranquillo, perbene e molto generoso». Solito giocare a carte nel bar La Terrazza, anni fa proprio al tavolo da gioco aveva discusso con un Alessandro Coluzzi di anni 71, da qualche tempo andava dicendo in giro che l’avrebbe ammazzato ma tra i compaesani nessuno gli dava retta. Domenica pomeriggio entrò nel solito bar pieno di gente che guardava la partita, vide il Coluzzi che sorseggiava un caffè al bancone, tirò fuori la sua vecchia 7,65 e gli sparò due colpi ferendolo a un orecchio. Poi uscì, sparò un colpo in aria, si puntò la pistola alla tempia, premette il grilletto ma l’arma inceppata non fece fuoco. Allora si sedette fuori dal locale, sbattè stizzito la pistola sul tavolino, e di nuovo se la puntò alla tempia riuscendo infine a morire (il Coluzzi è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina). Poco dopo le 15 di domenica 25 gennaio al bar La Terrazza, al civico 68 di via del Corso, nel centro storico di Norma in provincia di Latina.