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 2009  gennaio 29 Giovedì calendario

ROMA – Donatella Ferranti (Pd), ex magistrato ed ex segretario generale del Csm, conosce bene la vicenda dell’archivio Genchi e, quindi, esordisce con una considerazione squisitamente tecnica: «Il procuratore generale della Cassazione ha avviato l’azione disciplinare contro de Magistris (che verrà "processato" a Palazzo dei Marescialli il 20 febbraio, ndr) perché avrebbe conferito al consulente tecnico Genchi un incarico molto ampio: non solo l’analisi dei tabulati ma anche la valutazione dei collegamenti tra le utenze monitorate

ROMA – Donatella Ferranti (Pd), ex magistrato ed ex segretario generale del Csm, conosce bene la vicenda dell’archivio Genchi e, quindi, esordisce con una considerazione squisitamente tecnica: «Il procuratore generale della Cassazione ha avviato l’azione disciplinare contro de Magistris (che verrà "processato" a Palazzo dei Marescialli il 20 febbraio, ndr) perché avrebbe conferito al consulente tecnico Genchi un incarico molto ampio: non solo l’analisi dei tabulati ma anche la valutazione dei collegamenti tra le utenze monitorate. Però questo non è un compito affidabile a un consulente privato perché, per giungere alle valutazioni sui flussi telefonici c’è la polizia giudiziaria». Gioacchino Genchi, il poliziotto in aspettativa da 13 anni il cui archivio è cresciuto grazie a una ventennale collaborazione con molte procure, ora parla di «pupari» e di «scheletri negli armadi». difendibile il suo operato? «Genchi non è la vittima sacrificale di un sistema che vuole coprire le magagne del potere. Anzi, direi che i suoi metodi sono discutibili e che vanno verificati». Sbaglia l’Idv che indica Genchi e de Magistris come i campioni della difesa dell’autonomia della magistratura? «Diciamo che mi sembra sbagliato mettere Genchi su un altare». Il Pd ha nulla da rimproverarsi? «Io e Lanfranco Tenaglia siamo stati i primi a presentare un’interrogazione al ministro della Giustizia alla quale ha già risposto il sottosegretario Giacomo Caliendo. Io però non sono soddisfatta dalla risposta perché ancora non si è capito se Genchi ha riconsegnato gli originali con i dati sensibili. Quel materiale non può rimanere nella sua disponibilità, anche sotto forma di relazioni di cui rivendica il copyright. Le carte appartengono ai pm». Come si risolve il problema? «Copiando la polizia postale che fa delicatissime inchieste sulla pedopornografia e ha al suo interno i migliori consulenti informatici che, tra l’altro, offrono il massimo della garanzie». D. Mart.