Azzurra Della Penna, Chi, 4 febbraio 2009, 4 febbraio 2009
«Io ho sempre amato il Festival per la sua anima. Sono uno dei pochi giovani che l’ha sempre difeso: pare facile dirlo ora, ma, a chi ad Amici diceva che Sanremo era una trasmissione superata, ho sempre risposto che era un pregiudizio
«Io ho sempre amato il Festival per la sua anima. Sono uno dei pochi giovani che l’ha sempre difeso: pare facile dirlo ora, ma, a chi ad Amici diceva che Sanremo era una trasmissione superata, ho sempre risposto che era un pregiudizio. Lo sa? Io sono vent’anni che mi preparo per il Festival», dice Marco Carta, cantante appena ventitreenne, a proposito della sua presenza sul palco dell’Ariston. «Ero piccolissimo e guardavo in tv Lo zecchino d’oro, vedevo i bambini che cantavano e li invidiavo a morte, li avrei ammazzati, perché tanto sapevo che mia madre non mi ci avrebbe mai mandato. Il valore che davo allora allo Zecchino l’ho dato poi al Festival, dunque sono vent’anni che aspetto di andarci». Autore e produttore del brano di Sanremo, La forza mia, è Paolo Carta, con cui non c’è parentela… «No, infatti, lui, semmai, è il compagno di Laura Pausini. Però lo considero il mio fratello maggiore. Ci siamo incontrati mesi fa, lui e Laura mi guardavano in tv, mi votavano e avevano il desiderio di diventare i miei produttori. Lo faranno per il mio secondo disco, che esce il 20 febbraio».