(Leonardo Clausi, Lཿespresso 29/1/2009), 29 gennaio 2009
Matthew Herbert, 36 anni, musicista inglese, usa le cose più strane per fare i suoi dischi. Nel 2005 l’album Plat du jour conteneva campionamenti dei suoni di un granello di zucchero, di 30 mila polli d’allevamento e delle fogne di Londra
Matthew Herbert, 36 anni, musicista inglese, usa le cose più strane per fare i suoi dischi. Nel 2005 l’album Plat du jour conteneva campionamenti dei suoni di un granello di zucchero, di 30 mila polli d’allevamento e delle fogne di Londra. da poco uscito There’s You and There’s Me, con i suoni prodotti da cento volontari del British Museum, da un panino di McDonald’s consumato da un detenuto di Gantanamo, dal bip della macchina che teneva in vita il suo primogenito nato prematuro. Ci sono anche una conversazione dell’ex premier John Major e il suono di un cadavere bruciato in un crematorio («un lavoratore dell’obitorio lo riconoscerebbe subito»). Una traccia ha il suono di Bling H2O, un’acqua minerale che contiene cristalli Swarovsky e costa 40 dollari: «La più cara del mondo. Per me rappresenta la fine della civiltà».