Gianfranco Turano, CorrereEconomia 26/1/2009, 26 gennaio 2009
KAKA’ SPA, NON SOLO IL PALLONE E’ D’ORO
Trovarsi in campo con Onuoha, Sturridge e Kompany invece di Ronaldinho, Pirlo e Gattuso non è il peggio che potesse capitare a Ricardo Izecson Dos Santos Leite, detto Kakà. Per il fuoriclasse brasiliano il passaggio al Manchester City della famiglia al Nahyan, gli emiri di Abu Dhabi, avrebbe significato una perdita secca in termini di business e relazioni di famiglia. E l’aumento dell’ingaggio avrebbe compensato solo in parte, e solo a breve termine, la perdita. Per Kakà dire di no al City non è stato facile.
stato aritmetico. E la scienza del calcolo è uno dei cardini della famiglia Izecson, dove il padre-procuratore Bosco è ingegnere e la madre-amministratrice Simone Cristina è professoressa di matematica.
La famiglia paulista si muove in modo compatto e solidale, senza escludere dagli affari né Rodrigo, il fratello minore di Ricardo, né Carol, la giovane moglie del campione. Dal 2003, data di trasferimento del giocatore allora ventunenne dal San Paolo al Milan, una fetta importante degli ingaggi e dei contratti pubblicitari è stata investita in Italia con il club rossonero a fare da asse della rete d’affari.
Gli attivi netti della Izecson spa sfiorano i 14 milioni di euro a valori 2007. parecchio se si considera che Ricky ha guadagnato relativamente poco fino al 2006, quando è salito da 4 a 6 milioni di euro netti (9 milioni adesso), e se si tiene conto che parte dei guadagni viene impegnata in Brasile.
A fine ottobre 2008, la struttura societaria è stata riorganizzata con la cessione del 97% di Tamid, primogenita del gruppo fondata nel 2004, da Kakà alla nuova holding Gosen, creata l’anno scorso. un passaggio interno ma è stato valutato poco meno di 5 milioni di euro, con la signora Cristina che ha mantenuto la proprietà del 3% rimanente di Tamid ed ha assunto il ruolo di ammini-stratore unico di Gosen.
Il fattore sponsor
Kakà è un uomo Adidas grazie al Milan. La squadra di Silvio Berlusconi è uno dei tre club che hanno il marchio nella home page del gruppo di abbigliamento sportivo tedesco insieme a Real Madrid e Bayern Monaco, di cui Adidas è anche azionista. Si tratta rispettivamente del secondo, del primo e del quarto club più vincente in Europa per un totale di 20 fra Coppe dei Campioni e Champions League. Andare al City nel momento in cui un altro uomo Adidas, David Beckham, sbarca a Milanello, per Kakà avrebbe significato compromettere un business a sei zeri. Gli inglesi hanno un piccolo sponsor tecnico (Le Coq Sportif) e il Brasile è vestito dall’arcinemico Nike. Anche al livello inferiore della catena di controllo, dove si trovano per gli investimenti immobiliari, il momento non è dei migliori. Kakà ha comprato ai massimi e non può liquidare adesso senza una minusvalenza. L’area mattone è composta da Nikos, Flavia e Settimio, partecipata dall’altro milanista Giuseppe Favalli e dall’ex Banca Arner Davide Guido Jarach. Fra gli amministratori spicca Carlo Manuel Bonzano, 39 anni, appassionato di cavalli e già da dieci anni sulla cresta dell’onda a fianco del suo mentore Luigi Zunino, architetto del gruppo Risanamento oggi in crisi.
Tutto in famiglia
Anche il resto dei familiari ha messo radici imprenditoriali intorno al sistema Milan. La moglie di Ricky, Carol Celico, ha lanciato la Party Design (feste ed eventi). Il Milan ha aiutato anche il fratello di Kakà, Rodrigo detto Digão. Nel precedente contratto del fratello maggiore era incluso l’acquisto del più giovane degli Izecson, che gioca difensore.
La Presse
Dopo avere disputato tre partite in tutto con la maglia rossonera a 1 milione di euro di ingaggio, nella stagione in corso è stato ceduto in prestito allo Standard Liegi dove si è infortunato al ginocchio. Il ragazzo è perciò rientrato in Italia dove il padre Bosco gli ha affidato una quota del 20% nella Up Management, una nuova agenzia sportiva che ha fra i soci l’avvocato romano Marco Mariani e Umberto Pieraccioni, ex numero uno di Adidas Italia. Pieraccioni è, al momento, l’amministratore delegato di Bwin marketing services Italia. Il gruppo austriaco delle scommesse ha un legame privilegiato con Fininvest.
Non solo è il main sponsor dei rossoneri ma il presidente della filiale italiana è Angelo Codignoni, ex del Biscione, di Eurosport e di Sportitalia, padre fondatore di Forza Italia.
Giugno Real
Tanti legami non significano che Ricky resti a vita. A giugno, o forse prima, tornerà alla carica il pretendente reale, anzi Real. Il Madrid ha già offerto nel 2007 molti soldi al calciatore e moltissimi al Milan. Inoltre, è un grande club, veste le tre strisce di Adidas ed è sponsorizzato Bwin. Superata la crisi politica che ha portato alle dimissioni del presidente Ramón Calderón, la Casa Blanca tornerà alla carica.