varie, 24 gennaio 2009
Ida Marmini, 77 anni, e Annamaria Vezzani, 48. Madre e figlia, romane, «per bene», la Marnini, «sempre pronta a fare quattro chiacchiere, simpatica, gentile, educata», vedova di un cameriere, viveva con Annamaria, costretta a lasciare il lavoro per una forte depressione
Ida Marmini, 77 anni, e Annamaria Vezzani, 48. Madre e figlia, romane, «per bene», la Marnini, «sempre pronta a fare quattro chiacchiere, simpatica, gentile, educata», vedova di un cameriere, viveva con Annamaria, costretta a lasciare il lavoro per una forte depressione. L’altro figlio Stefano, 41 anni, alto e robusto, disoccupato, piccoli precedenti per truffa, cacciato di casa una decina di anni fa, era in rapporti pessimi con madre e sorella e ciononostante le tormentava con richieste continue di denaro. La mattina di giovedì 22 gennaio per il solito motivo si presentò di buon’ora nell’appartamento delle donne, loro gli urlarono che non gli avrebbero dato un bel niente, allora lui afferrò un candelabro, lo spaccò più volte sulla testa della sorella lasciandola stecchita in corridoio, poi su quello della madre che era corsa verso la porta di casa per chiedere aiuto, e infine andò via. Un paio d’ore dopo una vicina, uscendo di casa, vide un rivolo di sangue che scorreva sotto la porta della Marmini e chiamò i vigili del fuoco. Mattinata di giovedì 22 gennaio in un appartamento al quinto piano in via Calpurnio Fiamma 33 nel quartiere Tuscolano, periferia di Roma.