Francesco carlà, Vanity Fair gennaio 2009 (doppione), 23 gennaio 2009
VUOI RISPARMIARE AL SUPER? TIENI SEMPRE LA SINISTRA
Nel 2009 i supermercati perderanno tra il 5 e il 10% delle vendite. «Non ci dire che possiamo essere noi le vittime!». Risposta esatto. Ecco le loro mosse, e come difendersi.
La prima: cercheranno di non aumentare i prezzi perché in epoca di recessione vuoi dire vendere ancora meno. In America, invece di ingrassare i prezzi, dimagriscono le confezioni. Ti danno meno per lo stesso prezzo, meno grammi, meno centilitri, meno tutto. Quanto basta per quadrare i conti. A spese nostre.
La seconda: chi gestisce i supermercati sa benissimo che tutti guardano i prezzi dei generi di prima necessità, come pane e carne. Ma sugli scaffali ci sono decine di migliaio di articoli. Il 4 o 5% di aumento sparso su scatolome e prodotti vari farete fatica a notarlo.
La terza: vi ho tante volte avvertito sulla pericolosità delle «tessere fedeltà» che vi rifilano nei negozi. Quelle carte spesso servono a memorizzare tutte le vostre abitudini di spesa, con la scusa di farvi lo sconto. Possono finalmente scoprire come spendete e che cosa aumentare regolarmente senza troppi danni. Il 65% di tutte le vendite di un supermarket medio deriva dai 15% dei clienti. Un supermercato medio guadagno il 2% netto. Quindi non ha margine per farvi regali.
«Abbiamo capito: è una guerra. Ma come difendiamo il nostro portafoglio?».
Non fate la spesa quando siete affamati, ricordatevi che sugli scaffali a destra dei corridoi ci sono i prodotti più cari (e si spendono in media due euro in più), prendete sempre il carrello più piccolo, portatevi dietro la lista della spesa.