Alberto Piccinini, il Manifesto 22/1/2009, 22 gennaio 2009
GIORNALISMO
Giornalista: «Mi hanno raccontato una storia incredibile a proposito di un membro del suo governo che ha fatto un "venticello" nella Sala Ovale. Può confermare?». Bush: «L’ho già detto, qui la gente si innervosisce... (ride) Non ci posso credere che qualcuno gliel’abbia raccontato!». Giornalista: «Tra poco lascerà l’incarico, Ci aiuti. E’ il momento di tirare fuori queste cose!». Bush: «Non posso. Non è così interessante… Ok, è stata Condi». Giornalista: «Condoleeza Rice ha scorreggiato nella Sala Ovale!». Bush:«(...) E non ha fatto poco rumore! E’ piccolina, ma l’ha fatta bella forte. Ha quasi assordato Andy Card!». Giornalista: «Stavate facendo qualcosa di importante?». Bush: «Era il gennaio 2005, stavamo parlando del mio discorso sullo Stato dell’Unione. Stavo dicendo che volevo fare un grande discorso sul combattere la tirannia nel mondo per diffondere la libertà (...) Cheney non era d’accordo, diceva che avrei dovuto concentrarmi su degli obiettivi realistici. Mi volto verso Condi: ’che ne pensi?’ «Penso che…». Ed è successo: Ppppffft! (Matt Taibi, «Bush chiede scusa, l’intervista d’addio che avremmo voluto ci concedesse», Rolling stones America ,/2009)