Financial Times, 23 gennaio 2009, 23 gennaio 2009
Il giorno dopo l’insediamento di Barack Obama, Timothy Geithner, l’uomo scelto dal presidente per essere il nuovo segretario del Tesoro, ha accusato la Cina di ”manipolare” il renminbi e ha promesso un’azione diplomatica ”aggressiva” per costringere Bejing a smetterla
Il giorno dopo l’insediamento di Barack Obama, Timothy Geithner, l’uomo scelto dal presidente per essere il nuovo segretario del Tesoro, ha accusato la Cina di ”manipolare” il renminbi e ha promesso un’azione diplomatica ”aggressiva” per costringere Bejing a smetterla. Quella con la Cina sarà dal punto di vista economico la più difficile relazione internazionale che gli Stati Uniti di Obama dovranno gestire. Anche l’amministrazione di Bush da tempo sospettava che Bejing svalutasse di proposito la propria valuta, ma la Casa Bianca non ha mai formalmente denunciato la cosa. Obama, ha detto Geithner, ”userà aggressivamente tutte le possibili strade diplomatiche per cercare di cambiare le pratiche monetarie di Bejing”. Il prezzo dei bond Usa a lungo termine, dopo le parole di Geithner, sono scivolati, per il timore che la Cina – principale creditore degli Usa – decida di rispondere riducendo drasticamente i suoi acquisti di titoli di Stato americani. La tensione tra i due paesi sta crescendo: ”Ogni tentativo degli Stati Uniti di scaricare su altre nazioni la responsabilità della crisi che stanno vivendo dimostra la loro incapacità di sviluppare l’atteggiamento giusto per trovare una soluzione ai loro problemi” ha detto Zhang Jianhua, a capo del centro di ricerca della Banca centrale cinese.