Marcello Foa Il Giornale 12/1/2009, 12 gennaio 2009
A causa della crisi economica in America sono di moda i gold party, cioè feste dove la gente vende braccialetti, collane, anelli, orecchini d’oro
A causa della crisi economica in America sono di moda i gold party, cioè feste dove la gente vende braccialetti, collane, anelli, orecchini d’oro. Un J.E., 55 anni, che fino a qualche mese fa lavorava nelle pubbliche relazioni e adesso s’è arricchito organizzando gold party anche nelle grandi metropoli e nei quartieri ricchi: «Guadagno tanto, tantissimo. Io non sollecito nulla, mi limito a rispondere agli inviti in quello che sembra un normale cocktail party. E dovresti vedere che case: spesso ville da un milione di dollari in su. Ma tutti sono lì con uno scopo: vendere le loro gioie. A turno si avvicinano, io esamino l’oggetto, ne verifico l’autenticità, i carati, lo peso e poi faccio un’offerta, che di giorno in giorno varia a seconda delle quotazioni sul mercato internazionale, ma che di solito è molto conveniente rispetto a quella applicata altrove». La mattina si precipita a vendere il ricavato della serata dal grossista di fiducia e siccome raramente le oscillazioni dell’oro sono superiori al due-tre percento, il guadagno è assicurato anche in fasi di ribasso. Alle feste partecipano tra le dieci e le cinquanta persone, di ogni età, di ogni censo: commercianti, funzionari, finanzieri travolti dal crollo di Borsa, persino ex generali del Pentagono: «Nel prossimo mese ho un party quasi ogni sera».