Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  gennaio 22 Giovedì calendario

EDDY, IL BANCHIERE CHE AMAVA LE AZALEE


Un sobrio necrologio sul Times di Londra ha annunciato la morte di Edmund Leopold de Rothschild, il banchiere con la passione per rododendri e azalee. Pochi scarni dettagli, sabato scorso il trapasso nella sua casa, la Exbury House, nell’Hampshire, nel sud dell’Inghilterra, all’età di 93 anni, per una leggendaria figura di ”banchiere riluttante”. Appartenente alla quinta generazione del ramo inglese dei Rothschild, la dinastia dei banchieri ebrei partita nel Settecento dal capostipite Mayer Amshel Rothschild (1743-1812), fu lui Edmund Leopold l’artefice della modernizzazione della banca di famiglia a Londra. Un lavoro impegnativo che però non gli ha mai impedito di rinunciare alla sua profonda passione per la botanica e per le attività filantropiche.
Eddy, come veniva chiamato nella City, entrò nella banca di famiglia nella City nel 1939 per poi diventarne il responsabile nel 1955 dopo che la morte dello zio Anthony. Svolse un ruolo determinante per l’espansione internazionale della banca negli Anni Cinquanta e Sessanta. Mentre nel 1970 divenne presidente di quello che fu l’ultimo istituto londinese ad abbandonare il suo statuto di partnership privata. Fu lui ad aprire la banca a soci che non erano membri della famiglia, a partire da David Colville, il fratello di Sir John Colville, l’assistente personale di Winston Churchill. Si dimise dalla presidenza nel 1975 a favore di suo cugino Victor, terzo Lord Rothschild e successivamente di suo cugino Sir Evelyn de Rotschild.
Nato a Londra, al numero 46 di Park Street, Mayfair, il 2 gennaio 1916, Edmund Leopold fu il primogenito di Lionel De Rothschild e pronipote di Nathan Mayer Rothschild, il fondatore del ramo inglese della famiglia agli inizi dell’Ottocento. A sua volta Nathan Mayer fu uno dei cinque figli di Mayer Amschel Rothschild, il facoltoso finanziere di Francoforte che diede inizio alla saga dei banchieri ebrei tra i più noti e potenti al mondo da oltre due secoli. Nathan fece la sua fortuna all’epoca napoleonica, vendendo lingotti d’oro in tutta Europa per finanziare le truppe di Wellington, che nel 1815 sconfissero Napoleone a Waterloo. Alla sua morte, nel 1836, Nathan era diventato già da tempo l’uomo più ricco della Gran Bretagna.
La madre di Eddy fu invece la francese Marie-Louise Beer, la pronipote del compositore Meyerbeer. La sua sorella maggiore Nelly sposò il barone Robert de Rothschild, appartenente la ramo francese della dinastia. Tornando invece alla vita di Edmund Leopold, dopo la laurea a Cambridge, nel 1937 iniziò, su consiglio del padre, un lungo viaggio per il mondo che lo portò in Africa, nelle Ande e nell’Australia settentrionale. Dopo il suo ritorno dalla seconda guerra mondiale - nella quale tra l’altro era stato leggermente ferito nella violentissima battaglia di Cassino ed era stato maggiore nella brigata di fanteria ebraica - nel 1948 Eddy si sposò con Elizabeth Lentner, scomparsa nel 1980. Dal matrimonio ebbe due figli e due figlie. Si sposò per la seconda volta, nel 1982, con Anne Harrison, vedova di uno dei suoi più cari amici. negli anni Cinquanta che Eddy inizia ad approfondire la sua passione per la botanica, dedicandosi al restauro dei giardini di Exbury, nello Hampshire, la proprietà di 260 acri istituita e curata da suo padre Lionel tra gli anni ”20 e gli anni ”30, che era trascurata nel decennio successivo. Nel mezzo secolo successivo Edmund de Rotschild riportò la tenuta al suo splendore ripiantando i tre quarti della sua estensione e producendo alcune dozzine di nuovi ibridi di rododendro e la varietà di azalee, di grande successo, Solent Range di Exbury. Oltre alla sua passione per le piante che gli valse nel 2005 la Victoria Medal of Honour, la più alta onorificenza inglese nella botanica assegnata dalla Royal Horticultural Society, Edmund, come d’altronde il nonno Leopold, si impegnò a lungo e con profusione in molteplici attività filantropiche. All’attivo del banchiere ci fu anche lo sviluppo, nel 1952, dell’allora progetto più costoso mai intrapreso da un’azienda privata: lo sviluppo del potenziale idroelettrico delle cascate Churchill in Labrador, guidato proprio dalla banca di famiglia. Un investimento che lo portò ad attraversare l’Atlantico ben 400 volte in 20 anni prima di vederlo completato.
Edmund, come il nonno Leopold, si impegnò a lungo nelle attività filantropiche. In particolare, per l’istituto di infermeria della Regina, l’associazione dei veterani ed ex combattenti ebrei, di cui fu anche presidente per molti anni. George Ireland nel 1998 pubblicò un’autobiografia del banchiere: A Gilt-Edged Life, Una vita di prim’ordine. Ora a rinverdire la saga dei grandi banchieri ci penseranno forse i figli Nicholas David, David Lionel, Charlotte Henriette e Katherine Juliette. Quest’ultima sta già tenendo fede alla tradizioni di famiglia, visto che si è sposata con Marcus Agius, il presidente del colosso bancario inglese, Barclays.