varie, 22 gennaio 2009
Gabriele Reggimenti, 65 anni, e sua moglie Gerda Jep, 60. Lei, di nazionalità tedesca, affetta da un diabete che le aveva provocato un gonfiore abnorme ai piedi costringendola molto in casa, prendeva l’indennità da invalida
Gabriele Reggimenti, 65 anni, e sua moglie Gerda Jep, 60. Lei, di nazionalità tedesca, affetta da un diabete che le aveva provocato un gonfiore abnorme ai piedi costringendola molto in casa, prendeva l’indennità da invalida. Lui, depresso, ex operaio con una pensione cospicua, da qualche tempo s’era messo in testa che i soldi non bastavano ad arrivare alla fine del mese. L’altra notte, mentre il figlio ventiquattrenne Marco dormiva nella stanza accanto, il Reggimenti entrò in punta dei piedi nella camera coniugale, prese dalla stufa un ciocco di legno, lo spaccò sul cranio della moglie addormentata, poi legò un filo elettrico al tubo dello scaldabagno, un capo se lo passò attorno al collo, e si lasciò penzolare. Mattinata di giovedì 22 gennaio in una appartamento al terzo piano in via Montale 3 a Roccafluvione (Ascoli Piceno).