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 2009  gennaio 21 Mercoledì calendario

SPOSETTI: I BENI DEI DS E LA MOGLIE DI D’ALEMA


Gentile Direttore, ancora una volta mi duole leggere sulle pagine del suo quotidiano una sequela di inesattezze e falsità a cui voglio brevemente replicare. Solo poche righe, dunque, per precisare che la catalogazione dei beni non solo non è stata affidata alla Professoressa Giuva, in quanto esulerebbe dalle sue competenze, ma è stata già compiuta dai Tesorieri delle federazioni territoriali con l’ausilio di una prestigiosa società di ingegneria. Per quanto riguarda, invece, il lavoro che la Professoressa Giuva sta svolgendo per noi, la informo che consiste nel tenere dei seminari di formazione affinché coloro i quali saranno chiamati a lavorare sugli archivi cartacei acquisiscano una professionalità. Perché, vede Direttore, il «valore immenso» cui si fa riferimento nell’articolo, per quanto ci riguarda è attribuito al valore storico e politico degli scritti, non certo al pedante elenco di litografie riportato che, per inciso, per noi ha un grande valore affettivo, ma non basterebbe a pagare lo stipendio di un anno ad uno dei suoi autori, benefit esclusi, s’intende. Una caduta di stile di questo genere, Direttore, non si confà certo al quotidiano nazionale più diffuso e prestigioso.
Comprendo che la «diffidenza» sia nella penna di chi scrive, ma basta documentarsi per evitare simili scivolate. Cordialità
Ugo Sposetti


Ringraziamo Ugo Sposetti per la sua lettera con la quale, al di là delle generiche e rituali lagnanze su «una sequela di inesattezze e falsità», non ne contesta coi fatti neppure una confermando implicitamente, riga per riga, la nostra inchiesta. Inchiesta che ci risulta avere fornito per la prima volta al tesoriere del Pd Mauro Agostini qualche dettaglio sulla consistenza del tesoro diessino sul quale inutilmente invoca da oltre un anno qualche informazione. Quanto alla smentita che la catalogazione dei beni sia stata affidata alla Professoressa Giuva, ci si consenta di ricordargli che la notizia è stata più volte pubblicata dal Sole 24 Ore, da Libero, dal Giorno, dalla Nazione,
da Panorama o dallo stesso Corriere («L’ex tesoriere ds sta organizzando la raccolta di tutto il patrimonio di ricordi del partito. Dai quadri di Guttuso a quelli di Schifano. E poi immobili, terreni, case del popolo e tanto altro ancora. Affidando a Linda Giuva, nota archivista e moglie del ministro degli Esteri Massimo D’Alema, il compito di mettere ordine...») senza che Sposetti sentisse mai il bisogno di ritoccare una virgola. La notizia, tra gli altri, è stata data l’altra mattina anche da un giornale che forse Sposetti conosce, l’Unità: «Ad aiutare le federazioni nel lavoro di catalogazione dei beni è stata chiamata Linda Giuva, docente di archivistica generale nonché moglie di D’Alema». Di più: il giornale fondato da Gramsci si è spinto a scrivere che «Veltroni non si è mostrato del tutto convinto di questa operazione perché la rete di Fondazioni rischia di apparire come una struttura parallela al Pd». Seduto com’è su un «tesoro» da almeno mezzo miliardo di euro parallelo perfino al «suo» segretario, è proprio il caso che si abbandoni a malignità sulle buste paga altrui? Boh...