Franco Carlà, Vanity Fair 28/1/2009, pagina 37, 28 gennaio 2009
Vanity Fair, 28 gennaio 2009 Nel 2009 i supermercati perderanno tra il 5 e il 10% delle vendite. [
Vanity Fair, 28 gennaio 2009 Nel 2009 i supermercati perderanno tra il 5 e il 10% delle vendite. [...] Ecco le loro mosse e come difendersi. La prima: cercheranno di non aumentare i prezzi perché in epoca di recessione vuol dire vendere ancora meno. In America, invece di ingrassare i prezzi, dimagriscono le confezioni. Ti danno meno per o stesso prezzo, meno grammi, meno centilitri, meno tutto. [...] La seconda: chi gestisce i supermercati sa benissimo che tutti guardano i prezzi di prima necessità, come pane e carne. Ma sugli scaffali ci sono decine di migliaia di articoli. Il 4 o 5% di aumento sparso su scatolame e prodotti vari farete fatica a notarlo. La terza: vi ho tante volte avvertito sulla pericolosità delle "tessere fedeltà"che vi rifilano nei negozi. Quelle carte spesso servono a memorizzare tutte le vostre abitudini di spesa, con la scusa di farvi lo sconto. Possono finalmente scoprire come spendete e che cosa aumentare regolarmente senza troppi danni. Il 65% di tutte le vendite di un supermarket medio deriva dal 15% dei clienti. Un supermercato medio guadagna il 2% netto. Quindi non ha margine per farvi regali. [...] Non fate la spesa quando siete affamati, ricordatevi che sugli scaffali a destra dei corridoi ci sono i prodotti più cari (e si spendono in media due euro in più), prendete sempre il carrello più piccolo, portatevi dietro la lista della spesa. Franco Carlà* *www.finanzaworld.com