la Repubblica 20/1/2009, 20 gennaio 2009
Sono scoppiato a ridere l´altro giorno quando ho sentito uno al Congresso che diceva: «C´era un tempo in cui le banche prestavano i soldi alla gente
Sono scoppiato a ridere l´altro giorno quando ho sentito uno al Congresso che diceva: «C´era un tempo in cui le banche prestavano i soldi alla gente. Adesso è tutto l´inverso». proprio così. Fra i tanti consigli offerti a Barack Obama in queste ore su quale dovrebbe essere la sua prima riunione alla Casa Bianca, ecco il mio. Obama e la sua squadra economica dovrebbero riunire i presidenti delle 300 banche più importanti e dire: «Signori e signore, la crisi è opera vostra, dei banchieri, delle vostre pratiche scriteriate, e finirà soltanto quando ripulirete il pasticcio e ricomincerete da zero. Il sistema bancario è il cuore dell´economia: pompa sangue ai muscoli industriali e ora non ne pompa più. Perciò dobbiamo riaprire le arterie. Chi di voi è insolvente, verrà nazionalizzato e chiuso. Chi è debole verrà accorpato ad altri. Chi invece è forte riceverà nuovi capitali dopo aver sistemato il resto dei rifiuti tossici. Non continuerò a premiare i perdenti». Senza questa terapia d´urto l´economia si limiterà, al massimo, a zoppicare. (Thomas Friedman)